Impazza la polemica sulla querelle Gagliano-Tambaro, una situazione paradossale con tanti punti oscuri
NAPOLI - C’è qualcosa che non torna. In questi giorni è esplosa la grana Comitato, con la querelle Gagliano-Tambaro che tiene banco. Non entriamo nel merito della vicenda, ci sono due versioni completamente contrastanti che non è compito di Campania Football dirimere la questione. Quello che ci ha lasciati perplessi è il post, il presidente Gagliano ha affidato le sue repliche a Facebook, spiegandoci che le sue dimissioni sono sul tavolo di Sibilia da tempo, scendendo sul campo politico parlandoci del 5% del presidente Lnd in politica, invocando un complotto per eliminarlo, parlando di conflitti di interesse ed eliminazione dei doppi incarichi. Argomenti forti, ma sorgono spontanee alcune domande che ci piacerebbe rivolgere al presidente Gagliano. Se le sue dimissioni sono da tempo sul tavolo di Sibilia perchè il suo elettorato non era a conoscenza? Gagliano è stato eletto dalle società, sarebbe stato corretto rendere noto alle persone che gli hanno elargito fiducia che la situazione della governance era tutt’altro che rose e fiori. Nei discorsi del presidente più volte si è palesata una situazione di unità, vantandosi di come il calcio campano stesse cambiando, invece abbiamo appreso da facebook che le sue dimissioni sono sul tavolo da tempo. Quindi cosa devono pensare le società campane? Sono andati sulla Msc con un presidente dimissionario? Perchè non uscire allo scoperto dicendo che la governance del Comitato era spaccata e che l’unione era solo di facciata. Inoltre, Cosimo Sibilia improvvisamente diventa un nemico, si sposta l’attenzione sulla politica e sulla incapacità da coordinatore. E qui scappa un sorriso: ricordiamo i copiosi ringraziamenti al presidente della LND definito a più riprese da Gagliano un amico incensandolo pubblicamente. Erano finti i ringraziamenti? In realtà quello che definiva amico era un nemico? Eppure Sibilia non si è schierato pubblicamente, definendosi solo addolorato per la vicenda ma senza prendere le parti. Allora perchè tutto questo astio nei confronti del massimo dirigente nazionale? Sono evidenti le contraddizioni, l’uomo pubblico ha forse mostrato un lato di sè diverso da quello che pensava nel privato? O forse è cambiato qualcosa nei rapporti che nessuno conosce? Il presidente ha il dovere di informare, aveva l’obbligo di portare a conoscenza il suo elettorato invece che consegnare da tempo le dimissioni. Infine avremmo ancora una domanda: perchè Tambaro non poteva parlare? Nel suo intervento su Campania Football ha asserito che dopo il presidente solitamente non parla nessuno. Perchè? Un presidente è il massimo rappresentante, non il depositario della verità assoluta, la quale è perfetta da non ammettere repliche. Vorremmo tanto sapere cosa aveva da dire Giuliana Tambaro al Ramada, a Benevento, perchè non lo abbiamo saputo. E’ il suo elettorato che dovrà giudicare le idee di Giuliana Tambaro, un presidente protegge le minoranze e rispetta le opposizioni e saremmo felici di sapere cosa voleva dire la Tambaro. Egregio presidente Gagliano ci farebbe piacere se lei potesse rispondere a questi quesiti, ma non su facebook ma davanti ad una platea, magari invitando anche la Tambaro, la stessa platea a cui ha detto a più riprese che il calcio campano è unito e a cui ha taciuto le sue dimissioni da tempo.