Sull'assenza di dichiarazioni il patron gialloblù aggiunge: "Nel mezzo doveva parlare chi quel progetto lo portava avanti. Io avrei parlato solo alla fine"
ISCHIA - La sconfitta in casa del San Marzano dello scorso sabato non ha concluso anzitempo la stagione 2021/2022 dell’Ischia, ma anche il percorso in gialloblù del presidente Emanuele D’Abundo. Il patron della società isolana, in una piccola intervista rilasciata ai media locali, ha annunciato infatti di aver deciso di non continuare ad adempiere alla propria carica.
Nelle sue parole, il noto imprenditore ha motivato tra le tante cose l’assenza finora di dichiarazioni da parte sue e le sue prime intenzioni in relazione alla cessione del titolo societario.
“Io non ho mai parlato per un motivo abbastanza semplice. Avendo parlato all’inizio, quando ho preso l’Ischia, e ribadendo quale fosse il mio progetto e le sue tempistiche, nel mezzo doveva parlare chi quel progetto lo portava avanti. Io avrei parlato solo alla fine, se si fosse realizzato oppure no.
È un po’ di mesi – continua il presidente gialloblù – che ho maturato la decisione secondo cui il mio ciclo all’Ischia è arrivato al termine. Ho deciso di passare la mano e perciò ritorno a parlare. Ho letto di tutto in questi giorni, senza fare polemiche o inutili questioni. Quando chiesi il titolo ai tifosi me lo diedero gratis. Ci fu un accordo morale, a parole e non per iscritto, che qualora avessi deciso di lasciare avrei restituito nuovamente il titolo a loro. Visto che per me la parola data vale più di un contratto scritto io a quello mi sono attenuto. Ho infatti chiamato la delegazione di tifosi che all’epoca mi lasciò il titolo, oggi venuti a Napoli, e ho comunicato loro la mia intenzione di smettere. Quindi se vogliono io restituirò il titolo e poi decideranno loro come andare avanti “.
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