Il capocannoniere del girone A di Eccellenza conferma i contatti avuti in estate con il club di D'Errico:"Avevo preso già un impegno con Sestile, su Agovino"
NAPOLI - “Il gol non ha ètà, segnare in Eccellenza o in Serie A è la stessa sensazione. Un’emozione indescrivile, inspiegabile e meravigliosa”. In queste parole Dino Fava Passaro si conferma di essere un signore del calcio oltre ad un fortissimo attaccante, che non ha mai smesso di allenarsi da professionista in qualsiasi club o categoria abbia giocato.
Domenica si è confermato in vetta alla classifica marcatori di questo avvincente e difficile campionato con 26 reti, staccando di 6 lunghezze Santiago Sogno dell’Afro Napoli United.
“Avrei baratto volentieri il titolo di capocannoniere con la vittoria del campionato – aggiunge l’ex Udinese – perchè a me interessa l’obiettivo comune della squadra che personale. Nello stesso tempo non ti nascondo che mi fa molto piacere essere capocannoniere di un girone cosi bello alla mia età. Devo ringraziare i miei compagni di squadra che sono stati eccezionali perchè con le mie caratteristiche se non arrivano i cross o le giocate non sono il tipo da scartare 4,5 calciatori per fare gol. Sono attaccante d’area di rigore che deve sfruttare gli assist dei compagni”.
L’avversario per vincere il campionato è la Frattese, compagine che in estate dopo aver lasciato il Savoia ti ha contattato per inserirti in rosa.
“Si, ti confermo la cosa. Io avevo già dato la parola a Sestile, ci sono andato all’incontro per una questione di rispetto perchè mi faceva piacere che mi avessero contattato. Volevo andare a spiegare bene la situazione, sono stato molto contento di esserci andato perchè ho conosciuto delle persone eccezionali dal presidente D’Errico, al direttore Ozzella e al mister Ciaramella. Spero anche per loro sia stato piacevole conoscermi”.
Frattese che ha tenuto un rendimento incredibile, che nessuno si aspettava ad inizio stagione chiudendo addirittura a 70 punti.
“Non mi aspettavo questo rendimento, sapevo che avevano allestito una buona squadra ma non potevo mai immaginare che facessero così bene. Ciaramella è un grande allenatore, del quale ho sentito parlare benissimo. C’è da dire che hanno trovato l’ambiente giusto a Frattamaggiore per fare calcio, una società tranquilla e senza pesantezze”.
Spesso la Frattese dalle rivali durante il campionato ha ricevuto accuse di essere stata favorita sugli episodi arbitrali, coincidenze o favoritismi?
“In alcune circostanze sono stati molto fortunati. Quello che ti posso assicurare che tante volte noi siamo stati sfortunati, con il Gladiator abbiamo preso 2 pali con due parate del portiere. Contro la Frattese al ritorno Manzo colpì la traversa, la rete sbagliata da Liccardo davanti al portiere tante altre situazioni. Sono quelle circostanze che ti fanno capire che puoi vincere il campionato. Per fortuna non è stato così, abbiamo sbagliato poche partite, tranne col San Giorgio e l’Albanova nel secondo tempo”.
“Domanda particolare, con De Stefano abbiamo fatto molto bene. Siamo stati sfortunati negli scontri diretti, comunque abbiamo tenuto un ritmo altissimo mancandoci un pizzico di fortuna negli scontri diretti. Agovino ci ha dato maggiore spinta emotiva, per il resto penso abbiamo fatto bene con entrambi. Se siamo arrivati primi in classifica bisogna ringraziare anche De Stefano per il lavoro svolto”.
Può rappresentare un vantaggio il fatto che la Frattese si è vista sfumare il primato in solitaria all’ultima giornata.
“No, perchè se si giocava subito allora poteva essere cosi. Adesso ci si concentra solo per quella partita che è secca ed ha una storia a se”.