L'attaccante argentino dopo un'ottima stagione disputata con la società multietnica si racconta parlando anche di mercato

Napoli Dopo una lunga carriera in giro per il nord Italia è giunto in Campania e al primo anno ha subito stupito tutti mettendo a segno oltre 20 reti tra campionato e coppa. Santiago Sogno attaccante argentino, nell’ultima stagione ha vestito la maglia dell’Afro-Napoli, si racconta a Campania Football rivivendo la sua prima stagione al sud con uno sguardo rivolto al prossimo futuro.

Una stagione d’esordio straordinaria con 20 reti segnate. C’è stato rammarico per non aver raggiunto i playoff?

Il rammarico c’è sempre quando non si riesce a raggiungere l’obbiettivo stagionale. Abbiamo chiuso al quinto posto ma non è bastato, purtroppo la differenza punti tra la seconda e noi è stata troppa ma credo che il nostro resti un ottimo campionato. Voglio fare ancora i complimenti a tutti

Tu hai sempre giocato al nord Italia come sei giunto all’Afro-Napoli?

Sono arrivato all’Afro-Napoli grazie al presidente Gargiulo che mi ha voluto fortemente infatti mi aveva già cercato negli anni passati. Avendo giocato sempre al nord ero desideroso di una nuova avventura e devo dire che è stata una bella sfida mettermi in gioco in un campionato nuovo, per me, dove non mi conosceva nessuno

Con Dodò hai formato una delle coppie più prolifiche del girone. Come è stato giocare con lui?

È stato bello e divertente, ma anche gli stessi Babú, Marigliano, Cittadini e tutti gli altri non sono stati da meno, un vero gruppo unito ed affiatato. Senza di loro non sarei mai riuscito ad arrivare a 22 goal stagionali.

Resterai con la società multietnica?

Non so ancora quale sarà il mio futuro, sto valutando tutto per bene prima di decidere. Se dovessi rimanere all’Afro sarò felice, sono persone eccezionali.

Hai ricevuto offerte da altre società? Di Serie D o Eccellenza?

Per fortuna le offerte non mancano, sia in D che in Eccellenza. Speravo in qualche chiamata dalla Lega Pro per approdare nei professionisti ma niente…(ride, ndr)

Tu vieni dall’Argentina dove il calcio è vissuto con grande passione, in quale piazza italiana hai trovato un ambiente simile?

Tra le piazze più calde sicuramente Savona e Trento, città dove i tifosi sono sempre in tanti e il loro sostegno non manca mai. Però giunto in Campania ho subito notato tanta passione sugli spalti e tanto agonismo in campo.

Per quale squadra della Primera Division fai il tifo?

La mia squadra del cuore in Argentina è il Racing Club de Avellaneda laureatosi campione nell’ultimo campionato.

Speri ancora di esordire nel campionato nel massimo campionato argentino?

Lo speravo fin da bambino, era il mio sogno, però adesso è diverso. Ho quasi 30 anni e la mia carriera mi ha portato su strade differenti. Sono in Italia da quando avevo 17 anni e la mia carriera si è svolta totalmente qui non sono più tornato a giocare nel mio paese.