Il Primo Cittadino ha poi così commentato il cambio societario in casa Savoia: "Ci dispiace per chi ci ha lasciato, ma sono ancora più contento di avere al mio fianco chi veramente ha creduto in Torre Annunziata e nella sua storia"

TORRE ANNUNZIATA (NA) - Si è tenuta nella giornata di oggi, presso il comune di Torre Annunziata, una conferenza stampa congiunta che ha visto tra i tanti protagonisti il sindaco Vincenzo Ascione e la proprietà del Savoia.

Attesa dai tanti appassionati del calcio oplontino, le parti in causa hanno parlato della riqualificazione dello stadio Giraud, tra cifre da spendere (i fondi ammontano a circa due milioni di euro) ed idee da concretizzare.

Rappresentata dalle figure del presidente Mario Pellerone e dal Direttore Sportivo Carmine Palumbo, la società oplontina ha partecipato alla conferenza aperta dal sindaco Ascione.

Il Primo Cittadino di Torre Annunziata (di cui le dichiarazioni di seguito) ha esposto sin da subito alcuni dei progetti per il restyling dell’impianto, soffermandosi successivamente su alcune delle difficoltà incontrate nel percorso – dal Covid a problematiche di altra natura.

STADIO, SPOGLIATOI E CULTURA – “Non voglio dire che cosa prevede il progetto. Voglio dire che su di esso abbiamo iniziato a lavorare quando ci fu la possibilità per il Savoia di essere ripescato in Serie C. Lì ci rendemmo conto di una serie di difficoltà che avevamo nel poter presentare una tale struttura dove giocare le partite professionistiche. Quindi partimmo con una prima bozza di cose da fare, che già all’epoca costavano circa due milioni di euro. Andando ad approfondire il progetto sono venute in mente tante belle cose che si possono e devono fare nel nostro stadio: oltre all’adeguamento e a rispondere a tutti i requisiti per fare un campionato professionistico, sicuramente bisognerà mettere mano alla sede del Museo del Savoia all’interno del nostro stadio; bisogna spostare gli spogliatoi giù, cosi da aumentare lo spazio a disposizione del museo e permettere ai giocatori di accedere direttamente al campo”.

La conferenza stampa sul restyling del Giraud (foto credits: Savoia Calcio)

LE DIFFICOLTÀ AFFRONTATE – “È stato pesante, difficile, complicato, anche perché c’è stato uno sbandamento complessivo di tutta l’amministrazione comunale; ci sono stati insomma dei momenti molto critici con gli uffici quasi del tutto azzerati. Nonostante ciò, non mi sono mai arreso e ho sempre pensato si dovessero mettere in campo tutte le azioni possibili per cercare di portare avanti un programma disegnato all’inizio di questo mandato”.

L’IMPORTANZA DEL GIRAUD – “L’infrastruttura – stadio è una delle grandi potenzialità che questa città presenta e credo che l’investimento chiesto partecipando al bando per la rigenerazione urbana è stato fatto a pieno titolo: noi non stiamo sprecando soldi, ma andremo a riqualificare un’area che al momento è la più importante per lo sport a Torre Annunziata. Ce ne sono altre, come il Palazzetto, dove la Fiamma Torrese sta facendo il campionato di Serie B, o anche una palestra in via Isonzo, dove invece stiamo facendo un campionato di pallavolo Serie C. La struttura più importante però che abbiamo al momento è sicuramente lo stadio Giraud e queste risorse, per quanto riguarda la mia amministrazione – al mio fianco c’è l’assessore allo sport e l’assessore ai lavori pubblici che hanno ereditato questi compiti, aggiunge il sindaco Ascione – ed il Consiglio Comunale di Torre Annunziata, sono necessarie per riqualificarla”.

UNA SQUADRA CHE NON MOLLA – “Ci dispiace per chi ci ha lasciato, per chi non ha creduto nella competitività di questa città nel settore calcistico (si riferisce alla famiglia Mazzamauro ora al Giugliano, ndr). Sono però ancora più contento, perché al mio fianco ho chi veramente ha creduto in Torre Annunziata: per quello che rappresenta e per quello che ha, non può non esserci una squadra di calcio all’altezza della propria storia. Ho letto anche l’intervista del direttore Carmine Palumbo, il quale ha detto tutte cose vere. La squadra è partita con un – 9 rispetto al campionato e sono stati in grado di recuperare e ad oggi avere anche una prospettiva buona per questa stagione”.

COVID – “Purtroppo questo mostro del Covid incombe ancora su di noi e forse è la cosa che più mi sta stancando; non mi arrendo alle difficoltà politiche o simili, ma il Covid mi sta veramente sfiancando. Non solo per quanto successo negli ultimi anni, ma anche per le vicende degli ultimi giorni: apertura e chiusura delle scuole, è nata una paura che non appartiene solo ai genitori e che si diffonde a macchia”.