San Vincenzo Spadafora il santo protettore dei collaboratori sportivi. E’ diventato una vera e propria icona del web il ministro dello sport, con tanti post sui social che lo osannano. Il motivo? Ha preso a cuore le sorti dei dilettanti, erogando cifre importanti in tempi cupi. Ad oggi i calciatori sono riusciti ad ottenere 3200 grazie ai bonus di marzo, aprile, maggio e giugno (importo 600 euro) e di novembre (importo di 800 euro) che hanno dato un po’ di sollievo ad una categoria tartassata e spesso dimentica. I bonus non sono sempre arrivati puntuali, ma i ritardi sono stati ricompensati e per i calciatori è stata una manna dal cielo. Chiaramente c’è il risvolto della medaglia: qualcuno sicuramente ne ha approfittato, tutti coloro i quali non avevano un accordo economico e che si sono ritrovati un gruzzoletto dal nulla, mentre per altri Spadafora è stato il loro presidente, quello che ha mantenuto fede agli impegni. Sicuramente ci sarà una fetta che ha solo tamponato l’emergenza, ma nella realtà dei fatti i bonus di Spadafora sono stati una vera e propria manna dal cielo e c’è chi sui social si è anche spinto oltre chiedendo di fare un monumento al ministro. Su questo sospendiamo il giudizio, i sussidi sono stati sicuramente importanti per la categoria, riconoscendo la difficoltà del settore e soprattutto cancellando la parola dilettante, in questo il ministro ha fatto un passo epocale riconoscendo di fatto e non sulla carta lo status di lavoratore a chi sulla carta non lo è- Che poi qualcuno ne abbia approfittato andando ad introitare un sussidio nato per il fine emergenziale è materia di coscienza e anche del fisco, ma di certo da oggi San Vincenzo Spadafora è entrato nei cuori dei calciatori.