La vittoria di ieri importante soprattutto per l’aspetto mentale
È bastato un gol di Peppe Ausiello per ridare i tre punti all’Afragolese ieri contro l’Albanova. La squadra rossoblu nel turno precedente, in quel di Casoria, aveva assaporato il gusto amaro della sconfitta per la prima volta in questo campionato che, in qualsiasi modo andrà, la vedrà comunque protagonista.
Dopo Casoria (gara persa nonostante la superiorità numerica), la squadra si è ricompattata e in settimana aveva superato il turno di Coppa Italia, approdando ai quarti.
Poi ieri contro i casertani, senza il tecnico in panchina perché squalificato, soprattutto nel primo tempo, i primi classificati hanno un po’ subito le iniziative dei casertani. Non è stato facile alla fine piegare gli avversari di tutto rispetto.
Quando nella ripresa Murolo ha difeso magistralmente palla spalle alla porta, ha servito l’accorrente Ausiello e la palla è andata in porta, l’urlo dei tifosi è stato liberatorio. Varie erano state le occasioni precedentemente ma l’imprecisione era stata la vera caratteristica di questi tentativi.
Alla fine l’Afragolese ha festeggiato con tutti i suoi tifosi. E con il tecnico Masecchia che sceso in campo, si è lasciato andare in un pianto liberatorio. Tutto ciò è indice della tensione e dell’affezione a un progetto che può portare una storica piazza del calcio campano a livelli superiori che la storia ha già visto.
Afragola può festeggiare ancora il primato in classifica a diciotto punti dopo sette giornate. Ma altri timori, altre lacrime ci saranno. Non si può gioire veramente se prima non si gestire la paura.
L’Afragolese può e deve farlo per l’importantissimo obiettivo finale.