Il presidente del team grigiorosso ha parlato della spigolosa vicenda legata all'apertura delle retrocessioni nei dilettanti
ANGRI (SA) - Dopo le decisioni di ieri prese dal LND, in merito all’apertura alle retrocessioni, tante società vedono il loro futuro, in Serie D, in forte bilico. Diversi, a questo punto, sono i club che potrebbero lasciare i tornei di appartenenza anche nelle categorie inferiori. Questo soprattutto nel caso si decida, anche qui, di abbattere il blocco delle retrocessioni, che sembrava, in generale, essere l’ipotesi più percorribile. Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, Francesco Limodio, massimo dirigente dell’Angri. I grigiorossi, quartultimi nel gruppo B d’Eccellenza, aspettano di capire, come tantissimi altri sodalizi, cosa succederà anche nelle altre categorie dilettantistiche.
La LND proporrà al prossimo Consiglio Federale la cristallizzazione delle classifiche, con retrocessione per le ultime quattro di ogni girone. Si aspettava questo tipo di soluzione?
“Il ritorno in campo del movimento dilettantistico è sembrato subito molto difficile da attuare e percorrere. Basta guardare alla ripresa di Serie A e Serie B che ancora è in ballo. L’apertura delle retrocessioni è una possibilità che poteva starci, a mio avviso, ovvio che con i campionati non completati accontentare tutti era impossibile“.
Se questo tipo di scelta verrà estesa anche negli altri tornei dilettantistici l’Angri rischierebbe la retrocessione. Accetterebbe il declassamento in Promozione?
“Difficile fare ipotesi, aspettiamo quelle che saranno le scelte ufficiali degli organi competenti. Dovremmo capire il congelamento delle classifiche che tipo di soluzione comporterà. Sicuramente qualcuno verrà graziato ed altri saranno condannati sportivamente. Obiettivamente in determinate situazioni, con squadre vicinissime in graduatoria, la retrocessione sarebbe l’equivalente di una sconfitta a tavolino. Il tutto, poi, potrebbe risultare una grande sconfitta sociale, sportiva ed economica. La salvezza ottenuta sul campo è quello che puntavamo ad ottenere, e dopo una partenza a singhiozzo l’Angri si era incanalato sui giusti binari per mantenere la categoria”.
Negli ultimi giorni l’Angri è stata protagonista di una vicenda che riguarda direttamente la società. Ci sono novità in merito?
“Su questa situazione, di cui si è parlato già tanto, credo di essermi già espresso. Non voglio alimentare code polemiche su questa vicenda. Volevo solo sottolineare che le cifre pattuite erano state già versate e non mi aspettavo sorprese in merito“.