L'ex Ministro dello Sport, in diretta su Facebook aggiunge: "Sono emozionantissimo. Non importa che io non sono più Ministro dello Sport ma aver portato a casa un risultato importantissimo per tutti i lavoratori sportivi”.

NAPOLI - Vincenzo Spadafora, ex Ministro dello Sport festeggia con una delle sue immancabili dirette su Facebook l’approvazione della legge sulla Riforma dello Sport, sua “creatura”, alla quale ha lavorato insieme al suo staff per un anno al Dipartimento dello Sport.

“Sarà tutto diverso – esclama Spadafora in diretta su Facebook pieno di soddisfazione. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la tanto attesa riforma dello Sport. Sono davvero contento dell’approvazione, dopo un anno di lavoro complicato. Io non sono più ministro ma sono contento di questo lavoro che ho portato avanti per più di un anno, ascoltando e facendo incontri. Ringrazio il Presidente Draghi perché ha voluto portare in Consiglio dei Ministri la Riforma, altrimenti sarebbe scaduta tra due giorni e tutto il lavoro importante che avevamo fatto sarebbe stato perso. Finalmente lavorativi sportivi con contratti e tutele. La nascita del professionismo femminile. I paralimpici nei gruppi sportivi militari. L’Abolizione del vincolo sportivo. Insomma tantissime cose che diventano realtà. Adesso bisognerà parametrare bene i tempi di attuazione della riforma perché questo è un anno difficile, condizionato dalla pandemia. Bisogna procedere con i tempi e gli aiuti giusti di attuazione per fare in modo che nessuno venga paradossalmente penalizzato dalle norme”. 

CONTRATTI PER LAVORATORI SPORTIVI – “È giusto che questi contratti entrino in vigore quando sarà possibile lavorare al meglio e soprattutto aiutando le associazioni e società sportive dilettantistiche a poter pagare i contributi. Su questo argomento, vi ricordo che noi avevamo stanziato 100 milioni di € per avere un esonero contributivo nei primi anni, poiché usciamo da una crisi a causa della pandemia. Sono contento per oltre 500.000 persone che non avevano nessun tipo di dignità riconosciuta per il lavoro che compivano. Sarà tutto diverso”.