Il numero 1 del club granata ci spiega i motivi del trasloco da Ercolano e i disguidi avuti con dirigenti e istruzioni del territorio
Non è un momento felice per l’Ercolanese. Il club granata, ultimo in classifica nel girone H di Serie D con appena cinque punti, sta vivendo in malo modo anche una situazione societaria poco chiara e che, nelle passate settimane, ha visto l’addio di Vanni Russo. Oggi, invece, è stato il turno del gruppo ultras “Opposta Fazione“, che ha affermato, con un comunicato ufficiale, che non seguirà più le partite dell’Ercolanese.
Così abbiamo contattato Gaetano Battiloro, al momento unica figura a capo del team Ercolano: “I tifosi ahimè credo non potranno più seguire l’Ercolanese per altri motivi, dovuti agli incidenti che si sono verificati domenica nel match col Pomigliano. Ci aspettiamo una stangata da parte della Federazione, un danno non indifferente per la società che rappresento”. Il numero 1 dell’Ercolanese Battiloro torna poi anche sulla scelta di portare la squadra a Mugnano, un gesto che “serviva per dare serenità e compattezza, in un momento poco facile. Così venerdì ho chiesto alla squadra di andare ad allenarsi a Mugnano di Napoli, anche perché due giorni dopo avremmo giocato su quel campo contro il Pomigliano. Io non ho mai detto pubblicamente che andavo via da Ercolano, poi se qualche tifoso viene pilotato da personaggi vicino alla società, che hanno il doppio ruolo di ultras infiltrati e dirigenti quando voglio, cosa ci posso fare. Così si crea un caos ambientale”. Battiloro ritorna poi sulla questione Comune, che nei giorni scorsi ha vietato l’utilizzo dello stadio “Solaro” alla società da lui rappresentata. Una decisione che ha provocato la secca risposta di Battiloro: “Il Comune, appena abbiamo portato il titolo, aveva detto che potevamo ottemperare al pagamento del canone dello stadio in maniera comodo, una modalità che aveva utilizzato anche con le precedenti gestioni. Poi, dopo un solo mese ha iniziato a bersagliarci senza alcun motivo. Così, ho fatto rientro a Mugnano dove ci hanno amato e dove abbiamo rispettato tutti gli impegni pecuniari. Solo alla piazza di Ercolano e ai tifosi non posso dire nulla: li stimo, li voglio bene e per loro porterei sempre il calcio a Ercolano. Per fare calcio, però, servono le condizioni che in questa città mancano da più di quindici anni. Chiedetelo a Mazzamauro, anche lui è andato via da Ercolano” – tuona Battiloro che sottolinea anche come “tornerò ad Ercolano solo nel giorno in cui si sistemeranno tutte le situazioni societarie con gli altri membri di Ercolano. Se ci saranno le condizioni, sono anche disposto a lasciare il titolo a loro”. Chiusura sul mercato, che è ormai alle porte. Battiloro non ha dubbi ed è consapevole che bisognerà rafforzare la squadra per ottenere la salvezza. “Avevo promesso agli Ercolanesi che il primo dicembre avrei rafforzato la squadra, cosa che farò regolarmente anche a Mugnano – spiega Battiloro -. Io e la squadra sputeremo sangue per salvarci, poi a maggio tireremo le somme. Al tempo stesso, sono consapevole che si può retrocedere ma è meglio avere i conti in regola, che fallire” – chiosa il massimo dirigente granata che, dunque, attende i prossimi sviluppi per capire il da farsi. Nel frattempo, la squadra continuerà ad allenarsi a Mugnano per preparare al meglio il derby col Sorrento.