Gli azzurri di Spalletti danno una lezione di calcio all'Ajax e restano a punteggio pieno nel girone A, guardando all'orizzonte il passaggio del turno con più turni di anticipo
AMSTERDAM - In un Paese celebre per le bellezze naturalistiche e per il bagaglio artistico a disposizione, il Napoli dipinge una vera e propria opera d’arte. Gli azzurri non si lasciano intimorire dalla pressione della Johan Cruiyff Arena e rifiliano un poderoso 6-1 all’Ajax del tecnico Alfred Schreuder – vendicando in parte il pesante 5-1 subito in giornata in Youth League dagli olandesi (Ajax – Napoli 5-1 8′ Misehouy, 13′ Kjaer, 36′ Rossi, 38′ e 78′ Muzambo, 84′ rig. Banel).
L’undici di mister Spalletti mette in campo tutte le proprie certezze ed in uno scenario da grande competizione offre una prestazione da grande del calcio europeo. Il fraseggio rapido, l’alto pressing e l’instancabile intensità partenopea mettono ko i padroni di casa già nel primo tempo, quando il punteggio diceva 3-1 per il Napoli.
Eppure la sfida non era iniziata nel migliore dei modi. L’Ajax è passato in vantaggio subito dopo 9′ con la deviazione decisiva di Kudus, che tutto sommato ruba la gioia della rete al compagno Taylor a due metri dalla linea di porta. Gli azzurri, però, non si lasciano scoraggiare o sopraffare dallo svantaggio e continuano a giocare come di consueto, mostrando una leggerezza in campo senza precedenti. Arrivano così le reti di Raspadori, Di Lorenzo (le prime due di testa) e Zielinski, sinonimo di una squadra che ha saputo divertirsi e far divertire anche sotto nel punteggio.
L’Ajax, nonostante una fase difensiva non impeccabile, ha mantenuto i propri ritmi sempre alti, ma si è scontrata contro una corazzata che oggi avrebbe saputo mettere in difficoltà chiunque. Gli uomini di Spalletti non hanno solo dimostrato di avere un grandissimo potenziale, ma anche di essere cresciuti mentalmente. Il Napoli entrato nel secondo tempo non ha cambiato di una virgola il suo atteggiamento nonostante il doppio vantaggio, un aspetto da non dare per scontato a prescindere. E soprattutto, tutti ancora una volta hanno dato prova di correre dalla stessa parte, sia i titolari che colori mandati per obbligo dal tecnico in panchina. La storia poi si ripete nella ripresa e dopo la doppietta di Raspadori ci mettono la firma anche il solito Kvaratskhelia e Simeone, che oramai ci sta prendendo gusto in questa competizione.
Al 90′ i giochi sono fatti (considerando la traversa di Ndombele il risultato sarebbe potuto anche essere più ampio), il punteggio racconta di un passaggio storico del Napoli in Champions League. Un paragrafo che mette dinanzi agli occhi di tutti la possibilità degli azzurri di raggiungere risultati altissimi in questa stagione, con la speranza che l’umiltà ed il lavoro restino vincolanti in casa partenopea. Ma discorsi a parte, l’unica certezza oggi è una: il Napoli ha letteralmente surclassato l’Ajax in casa propria, mantenendo la vetta a punteggio pieno nel girone A e mettendo mezzo piede agli ottavi di questa competizione. Tra una settimana al Maradona ci sarà il match point per la qualificazione con due giornate di anticipo.
TABELLINO DELL’INCONTRO
AJAX (4-2-3-1): Pasveer; Rensch (85′ Baas), Timber (81′ Grillitsch), Bassey, Blind; Alvarez, Taylor (72′ Klaassen); Bergwijn, Berghuis (71′ Brobbey), Tadic; Kudus.
A disposizione: Stekelenburg, Gorter, Wijndal, Ocampos, Lucca, Regeer, Magallán, Conceição.
Allenatore: Alfred Schreuder
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo (84′ Zanoli), Kim, Rrahmani, Olivera; Anguissa, Lobotka (80′ Gaetano), Zielinski (46′ Ndombele); Lozano, Kvaratskhelia (65′ Elmas), Raspadori (65′ Simeone).
A disposizione: Idasiak, Sirigu, Juan Jesus, Mario Rui, Ostigard, Zerbin, Politano.
Allenatore: Luciano Spalletti
ARBITRO: François Letexier (Francia)
ASSISTENTE 1: Cyril Mugnier (Francia)
ASSISTENTE 2: Mehdi Rahmouni (Francia)
QUARTO UFFICIALE: Jérémy Stinat (Francia)
VAR: Tomasz Kwiatkowski (Polonia)
AVAR: Benoît Millot (Francia)
RETI: 9′ Kudus (A), 18′ e 47′ Raspadori (N), 33′ Di Lorenzo (N), 45′ Zielinski (N), 63′ Kvaratskhelia (N), 81′ Simeone (N)
AMMONIZIONI: Raspadori (N), Timber (A), Kudus (A)
ESPULSIONI: al 74′ Tadic per doppia ammonizione (A)