La nostra testata giornalistica prende posizione a seguito di quanto accaduto, dopo Hermes Casagiove-Casamarcianno, anche quest’oggi in Viribus Somma 100-Hermes Casagiove, dove l’arbitro Carpentiero ha impedito al fotografo di Campania Football, Ugo Amato, di svolgere le proprie mansioni nel rispetto delle regole
Era già accaduto sette giorni fa al Comunale di Curti in Hermes Casagiove-Casamarciano: affidandoci alla buonafede, avevamo messo in conto un eventuale errore di valutazione da parte dell’arbitro. La storia, invece, non fa che ripetersi e allora i pensieri negativi inevitabilmente abbondano in noi. Il signor Armando Carpentiero della Sezione di Avellino si rende nuovamente protagonista di un increscioso e ormai solito episodio: prima del fischio d’inizio di Viribus Somma 100-Hermes Casagiove al Comunale di Brusciano – e già viene spontaneo chiedere com’è possibile che un arbitro possa arbitrare la stessa squadra per due volte consecutive -, Carpentiero ha negato al nostro fotografo Ugo Amato di svolgere a pieno il proprio lavoro a bordocampo, appellandosi al regolamento. Ebbene, il suddetto è stato da noi consultato e il Punto 9 della Regola 5 del “Regolamento del Giuoco del Calcio corredato delle Decisioni Ufficiali FIGC e della Guida Pratica AIA” parla chiaro:
“Possono pure essere ammessi nel recinto di gioco, oltre ai tesserati di cui sopra, i raccattapalle, i fotografi, gli operatori cinematografici, i radiocronisti e i tele-operatori debitamente autorizzati dalla Società ospitante, la quale assume, conseguentemente, la responsabilità del loro comportamento”
Insomma, la Regola 5 Punto 9 parla chiaro e la situazione verificatasi dapprima a Curti, quindi nel pomeriggio di quest’oggi a Brusciano per Viribus Somma 100-Hermes Casagiove è inverosimile, inaudita, a discapito della libertà d’informazione, d’espressione e di stampa. Evidentemente il signor Carpentiero – come già sottolineato in uno dei nostri interventi – non gradisce gli scatti, le fotografie, la massima espressione dell’arte racchiusa in un singolo momento che dura un’eternità, andando a sbattere contro i troppi cavilli burocratici, talvolta superati o spuntati a caso come il sole dopo una tempesta, per imporre un’autorità tecnicamente arrogante, presuntuosa e inadeguata. Campania Football è sempre disposta, come peraltro fa da sempre, a rispettare le regole cardini per lo svolgimento del lavoro nel modo opportuno, ma considera inaccettabile che venga vietato a un suo collaboratore di svolgere le proprie mansioni nel nome di un regolamento che il signor Carpentiero interpreta nel modo più errato possibile. Ci dispiace, sinceramente, che la nostra testata giornalistica si sia imbattuta in una personalità la quale, probabilmente, non conosce fino in fondo il regolamento di cui sopra.
Il nostro lavoro è frutto e inerzia della sola passione smisurata per il calcio, professionistico o dilettante non ha importanza: siamo stanchi di incontrare personaggi del genere che pretendono di immolarsi a protagonisti di giornata, facendo soltanto del male al proprio settore e al mondo del calcio che gli organi d’informazione volentieri continuano a raccontare giornata dopo giornata, partita dopo partita.
La nostra testata giornalistica provvederà a inviare e far giungere la segnalazione degli avvenimenti di Curti e Brusciano agli organi competenti quali la Sezione AIA di Avellino (d’appartenenza dell’arbitro Carpentiero), il CRA Campania nella figura del presidente Quartuccio, l’Associazione Italiana Arbitri nazionale e l’Ordine dei Giornalisti della Campania, al fine di evitare nuovi scenari del genere improvvidi e inammissibili.