Sul cammino decisivo per la vittoria l'attaccante classe 1990 aggiunge: "Abbiamo avuto quella mentalità che ci ha portato a non mollare mai fino all'ultimo, anche dopo la sconfitta di Solofra che gli permise di andare a pari punti con noi"
MUGNANO DEL CARDINALE (AV) - L’ultimo weekend del girone B di Promozione ha regalato un’emozione unica ad una piazza che da tanto aspettava di tornare a vivere tali emozioni. Il Carotenuto riporta, infatti, dopo più di venti anni il territorio di Mugnano del Cardinale in Eccellenza, lasciandosi esplodere di gioia al termine del grande successo contro l’Abellinum alla notizia del pareggio in contemporanea del Solofra.
Il primato conquistato matematicamente dal Carotenuto consegna agli annalli anche un altro dato storico da incorniciare, seppur questo individuale e non di gruppo. L’attaccante classe 1990 Valentino Pirone, dopo aver raggiungere lo scorso mese di settembre il grande traguardo dei 150 gol, è diventato a tutti gli effetti il Re della Promozione. L’ex Grotta e Pianura tra le tante ha ottenuto il quinto campionato di Promozione, di cui gli ultimi quattro consecutivi – firmando così un record difficile da eguagliare nel prossimo futuro. Raggiunto dalla nostra redazione, Pirone ci ha raccontato del suo nuovo traguardo e non solo.
MANITA ALL’ABELLINUM – “Noi l’abbiamo preparata come tutte le altre partite. Ovviamente c’era un pensiero all’altra gara, Solofra – Cimitile, perché un risultato negativo loro portava alla vittoria del campionato. Anche se, alla fine del primo tempo, già pensavamo all’altra partita perché la nostra era già tutta in discesa. Poi la partita nostra è finita prima e abbiamo aspettato quei cinque minuti per vedere il Solofra cosa faceva. È stata una bellissima emozione”.
ORECCHIE AL SOLOFRA – “Abbiamo preparato la partita per vincerla, senza pensare all’altro risultato. Ogni tanto poi, avendo dal 3-0 un ampio vantaggio nel secondo tempo, il mister ci aggiornava. Ma chi era in campo pensava solo alla nostra partita, chi era fuori magari si concentrava più sul Solofra”.
STAGIONE DA COMBATTENTE – “La squadra più forte si vede in 26 partite: chi alla fine è in testa quella è la migliore. Noi ci siamo riusciti avendo maggiore costanza rispetto agli altri, nonostante non sono mancati quei risultati e momenti negativi che tutte le squadre hanno. Abbiamo avuto quella mentalità che ci ha portato a non mollare mai fino all’ultimo, anche dopo la sconfitta di Solofra che gli permise di andare a pari punti con noi. Lì un’altra squadra mollava tutto, ma noi grazie al presidente, non ci disunimmo. Dopo quella partita venne nello spogliatoio e ci disse che lui credeva ancora in noi, una cosa spettacolare. Il suo essere presente ci ha spinto fino alla vittoria”.
RECORD DI PROMOZIONI – “Questo è il mio quarto campionato di Promozione consecutivo, il quinto su cinque disputati. È il quarto consecutivo perché nel 2015/16 vinsi quello con l’Afragolese, andando poi in Eccellenza e arrivando secondo. Dopodiché ho fatto la trafila di promozioni con Scafatese, Grotta e Pianura prima dell’arrivo dei due anni di lockdown, quando il campionato si fermò e non fu ripreso. Ora con il Carotenuto ho vinto l’altro campionato, il settimo in totale (si aggiungono alla lista dei successi in Promozione anche uno in Eccellenza nel 2007/08 ed uno in Serie D nel 2010/11 entrambi con la maglia del Pianura, ndr). Mi hanno detto che questo era un record, ma non lo so se è veramente così. Sarebbe il secondo traguardo che raggiungo quest’anno con questa maglia, avendo toccato anche i 150 gol”.
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PROSSIMA OBIETTIVO – “Il prossimo obiettivo resta quello di vincere, non si guarda alla soglia di gol. Quest’anno ho fatto 13 gol in campionato e 4 in Coppa, ma sono molto contento perché è stato un campionato duro e con tante difficoltà. La mia filosofia è molto chiara. Prediligo sempre fare 15 gol e vincere il campionato che farne 30 ed arrivare secondo. Se i gol dovessero arrivare ben venga, come capitato al Grotta, però ora speriamo di vincere anche la Coppa”.
FESTA O SUBITO LAVORO DOPO LA PROMOZIONE – “Abbiamo festeggiato come giusto che sia, perché l’Eccellenza a Mugnano del Cardinale mancava da 25 anni. Il presidente sta facendo sacrifici da ben tre anni e per colpa del Covid non è riuscito mai ad andare avanti. Credo sia giusto festeggiare e divertirsi, rilassarsi un po’ e dopo Pasqua si torna a pensare al Villa Literno. Ci sta questo relax dopo la vittoria, è giusto festeggiare”.
DEDICA PER LA VITTORIA FINALE – “Per me questo è stato uno dei campionati più difficili che abbia visto, perché venivamo da due anni di Covid o per altri motivi. Lo dedico ovviamente alla mia famiglia; quasi scontato, è la prima cosa per me”.

Esultanza Carotenuto – Abellinum 5-0
FATTORI VINCENTI DEL CAROTENUTO – “Tanto meritano il mister, i dirigenti, la squadra, il magazziniere Silvestro, il cuore di questa società, ma se devo scegliere dedico tutto al presidente. Negli ultimi 20 anni non ho mai visto un patron come lui, un vero padre calcistico che non ci ha fatto mancare mai nulla. È stata l’arma in più di questa squadra, quella che ci ha sempre fatto stare tranquilli. Una menzione speciale la dedico anche a Mario Andres, che prima faceva il direttore e a novembre è tornato nello spogliatoio nuovamente come giocatore. La sua esperienza ci ha fatto fare la differenza”.
IL PRESIDENTE – “Merita davvero tanto come persona. Ricordo ancora bene cosa accadde contro il Bellizzi. Eravamo a pari punti con il Solofra e pareggiamo la partita al 90′, con il Solofra che vinse e andò +2 sopra. Mancavano poche partite alla fine, cinque o sei forse. Nonostante ciò, il presidente venne da noi e disse: <<Non vi preoccupate, sto sempre con voi. I soldi ci sono sempre… >> e tante altre parole di motivazione. Una persona veramente squisita, un presidente difficile da trovare”.
FUTURO – “Ogni anno, quando finisce il campionato, non riesco mai a sapere cosa farò l’anno successivo. Qui io sto bene, mi sono divertito quest’anno. Al momento non so. Abbiamo ancora la finale di Coppa Italia il 27 contro il Villa Literno, pensiamo prima a questa sfida e poi guardiamo al futuro. Io voglio che le cose vengano fatte per bene, preferisco fare una Promozione e vincere che fare un’Eccellenza da metà classifica”.