L'attaccante classe 99 in forza da Dicembre alla Mariglianese interviene nella rubrica di Campania Football dedicata ai giovani calciatori
NAPOLI - Prosegue l’interessante rubrica sui giovani, che mette in risalto e da voce ai ragazzi più interessanti del palcoscenico campano. Siamo arrivati al terzo appuntamento di Spazio ai Giovani, che vedrà come protagonista l’ex Puteolana e Giugliano Pietro Torinelli, attaccante che lo scorso anno sotto la guida di “Mimì” Gargiulo ha trovato ampio spazio in maglia gialloblù, dove si è riuscito ad imporre come uno degli attaccanti più interessanti e dal futuro assicurato. Nonostante ciò, penalizzato anche dalla maledetta regola dell’under, Pietro non è riuscito a guadagnarsi la conferma a Giugliano per quest’anno, nonostante l’incredulità di molti addetti interessati al calcio juniores anche delle categorie dilettantistiche, e si è trasferito al Sabaudia, in promozione laziale, dove però la sua avventura è durata solo 6 mesi, prima di fare ritorno nuovamente in Campania. Ad attenderlo c’è l’ambiziosissima Mariglianese, nel Girone C di Promozione, e dove ha trovato la prima rete domenica nella vittoria per 4-0 contro il Sarno.
Tu hai iniziato la stagione nel Lazio, al Sabaudia, ma 6 mesi dopo sei tornato in Campania. Quanto ha influito la nostalgia di casa su questa scelta?
“Avevo un po’ di nostalgia, ma ha influito molto più la fame calcistica. Avevo voglia di fare tanto, e così ho deciso di cambiare aria. Ora mi trovo in un contesto diverso, dove ognuno viene apprezzato per quello che è veramente.”
Sei arrivato alla Mariglianese, una squadra che ha compiuto un gran mercato ad inizio stagione, e non sazia si è replicata durante il mercato invernale. Che clima hai trovato in squadra?
“Sono approdato alla Mariglianese e mi sono trovato in un contesto sicuramente diverso. Ho trovato uno spogliatoio dove ogni ragazzo è sempre pronto a darti una mano nei momenti difficili… mi hanno fatto sentire subito a casa. Per noi ragazzi ci sono tutti i presupposti per mostrare le proprie qualità.”
Quanto ha influito sulla scelta la presenza di Diego Castaldi, con cui avevi condiviso già lo spogliatoio a Giugliano lo scorso anno?
“Io e Diego siamo molto legati, e lo abbiamo dimostrato l’anno scorso a Giugliano. La sua presenza alla Mariglianese mi ha dato un motivo in più per venire qui, visto che anche da lui ho molto da imparare.”
Dopo 3 partite con risultati negativi, tra cui una sconfitta a tavolino, siete ripartiti alla grande con due vittorie convincenti.
“La sconfitta a tavolino, immeritata, ci ha penalizzato molto, ma siamo una rosa molto unita e anche con diversi squalificati siamo riusciti a portare risultati positivi. Abbiamo tirato fuori la fame e la cattiveria che era in noi e ora lottiamo per arrivare ai play off.”
Facendo un passo indietro con uno sguardo sul tuo passato, lo scorso anno sei stato a Giugliano che quest’anno è una squadra totalmente rivoluzionata che punta alla vittoria del titolo. Secondo te ce la farà la società del presidente Sestile a vincere il campionato?
“Diciamo che io il Giugliano non l’ho mai lasciato, lo seguo sempre e sono molto positivo sulla vittoria del titolo. Hanno giocatori di grande esperienza e talento e stanno affrontando tante difficoltà, ma soprattutto fanno tanti sacrifici, partendo dal presidente che è una persona umilissima passando per i tifosi che sono capaci sempre di riempire le gradinate anche in trasferta.”
Nel tuo passato c’è anche Pozzuoli, dove la Puteolana non se la sta passando molto bene nell’ultimo periodo, rischiando fortemente la retrocessione, cosa ci vorrebbe ai granata per riuscire in un vero e proprio miracolo sportivo?
“Sì, ora la Puteolana si trova tra la salvezza e la retrocessione. Dovrebbero tirare fuori il carattere e la grinta che non manca, dato l’esperienza dei giocatori che hanno a disposizione, seppur una rosa molto giovane. Riusciranno ad uscire indenni da questa situazione.”
Questo sarà il tuo ultimo anno da under, cosa pensi di questa regola?
“Sì è vero che è il mio ultimo anno da under, ma questo non mi abbatte. La regola degli under è sicuramente una nota positiva per noi ragazzi, perché abbiamo possibilità in più per metterci in mostra con l’aiuto anche degli over.”