Depositata in federazione la domanda per il cambio di denominazione
In arrivo grosse novità a Sant’Antonio Abate, infatti, è stata ratificata in giornata odierna da parte della Virtus Sant’ Antonio Abate, la richiesta di nuova denominazione, che in realtà è un ritorno al passato, infatti, se la FIGC di Roma ratificherà il cambio, dalla prossima stagione gli abatesi si chiameranno nuovamente Sant’ Antonio Abate 1971, con la speranza di ripercorrere rapidamente i fasti della gloriosa società giallorossa che per sette stagioni ha disputato la massima serie nazionale, ovvero la Serie D, con l’apice della vittoria della Coppa Italia nel 2011-2012. Ai nostri microfoni si è concesso il direttore generale Vincenzo Del Sorbo, che ha dichiarato: “Se da Roma non ci saranno problemi e quindi ufficialmente ci chiameremo dalla prossima stagione Sant’Antonio Abate 1971, chiederemo subito il ripescaggio al campionato di promozione, perché i giallo-rossi abatesi per storia e blasone, devono tornare il prima possibile nelle categorie che meritano, finche eravamo la seconda squadra cittadina, la prima categoria era adatta alla nostra dimensione, ma se riesco a riportare a Sant’ Antonio Abate la vecchia e gloriosa denominazione, punteremo in alto anche e soprattutto se avremo la risposta di tutti gli imprenditori abatesi, che un tempo erano una colonna portante della società e invece adesso tutti si sono allontanati, ancora non riesco a capire il perché nessuno si riavvicina a questa gloriosa maglia, il calcio a Sant’ Antonio Abate è morto quando oramai due stagioni fa, l’allora presidente decise di vedere il titolo al Sorrento, io allora tentai di far rinascere il calcio in città, ma da soli non si va da nessuna parte, perché ci vogliono in primis gli imprenditori e l’appoggio dell’amministrazione comunale, e non ultimo il supporto di quei magnifici tifosi, che negli anni gloriosi hanno girato l’Italia per sostenere la compagine del cuore, io ero uno di quelli che ha pianto e gioito per le sorti della gloriosa compagine giallo-rossa, perciò decisi di creare la Virtus Sant’ Antonio Abate, ma la Virtus era una mia passione, il mio vero amore era ed ancora il Sant’ Antonio Abate 1971, pertanto spero presto di coronare il mio sogno, adesso dobbiamo solo incrociare le dita, sperando che da Roma arrivi l’ok, cosi ci riprenderemo di nuovo quello che era già nostro, naturalmente voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno affiancato partendo da Gerardo Russo, Agostino F Fortunato, il dottore Marotta, l’avvocato Benvenuto e il presidente in carica Leonardo Di Riso, oggi è stato fatto solo un passo la strada è ancora lunga a breve saprete il seguito.”