Il trainer dei viola raccomanda concentrazione in vista delle ultime sette gare di campionato.

Partiamo dai complimenti degli avversari, nella persona del Presidente Zippo, per l’identità data alla sua squadra e soprattutto per l’atteggiamento dimostrato in queste partite.

“Innanzitutto ringrazio il Presidente Zippo. Noi affrontiamo tutte le partite allo stesso modo, senza guardare al nome dell’avversario che sia Albanova, il Cicciano o il Cimitile; noi abbiamo un’identità di gioco palla a terra e cerchiamo sempre di giocarla, soprattutto viste le caratteristiche tecniche dei miei ragazzi. Noi ci proviamo sempre, anche se a volte il terreno di gioco ci penalizza come oggi.”

Oggi possiamo dire che il campionato è chiuso o avete fatto solo un ulteriore passo in avanti verso la promozione?

“E’ stato fatto un bel passo in avanti, importantissmo, ma il campionato non è ancora finito. Mancano sette partite e nel calcio mai dare nulla per scontato.”

Per quanto riguarda la prestazione, avete subito trovato il vantaggio e poi badato a gestirlo senza quasi mai soffrire, è così che l’avete preparata in settimana?

“Appunto non abbiamo sofferto per niente. In settimana ho ribadito ai ragazzi di giocare sempre la palla e di difendere alti, visto che loro tendono a giocare palla lunga e potevano metterci in difficoltà. Ma soprattutto di gicoare noi sempre palla a terra in modo da poterli mettere in difficoltà con Postiglione e Simonetti soprattutto sugli esterni, dove loro schieravano due under.”

Fattore ambientale determinante per una categoria come la Promozione, sicuramente da categorie superiori?

“Noi, ormai, siamo abituati al numeroso seguito del nostro caloroso pubblico. Oggi magari c’era qualche curioso in più, ma il numero è importante per la categoria e ci accompagnano su qualsiasi campo. Sicuramente un pubblico del genere merita palcoscenici prestigiosi.”

Oggi vuole menzionare qualcuno dei suoi che si è maggiormente distinto rispetto al solito?

“Sono soddisfattissimo in generale di tutti, da quelli che sono andati in campo, a chi era in panchina ed a tutti i miei collaboratori. Il merito della gara e del risultato è merito del lavoro di ognuno.”

(Intervista a cura di Ionut Stefan Di Nuzzo)