Buon cibo e buon vino: gli sponsor trasformano la nuova sala hospitality dei gialloblù in un paradiso dove gustare molte delle eccellenze campane in circolazione
Posta come uno degli obiettivi del lungo e largo processo di restyling che la società aveva previsto per il Romeo Menti, la nuova sala Hospitality della tribuna VIP – tribuna Roberto Fiore – è pronta a fare il proprio debutto in occasione del primo incontro casalingo della nuova stagione di Serie Bkt 2019/20, ovvero quando la Juve Stabia ospiterà a fine agosto il Pisa, nel match valido per il secondo turno del girone d’andata della competizione.
Letteralmente rimodernizzata rispetto alla sua versione precedente, coloro che avranno acceso a questa sala potranno godere di una varietà di prodotti tipici campani assolutamente squisiti – basti citare i salumi e le mozzarelle fior di latte direttamente provenienti dai Monti Lattari, o anche varie tipologie di dolci tipici di Castellammare di Stabia – che ancora una volta mostrano come la società campana abbia posto come obiettivo quello di valorizzare quanto più possibile le ricchezze presenti sul suolo mediterraneo, in special modo quelle presenti in Campania.
Non mancheranno, ovviamente, anche vini pregiati dal sapore unico nel loro genere, sempre prodotti nell’entroterra mediterraneo.
Un’esperienza, dunque, particolarmente piacevole, resa possibile dai numerosi accordi di partnership che la Juve Stabia ha siglato in queste settimane con molte imprese appartenenti sia al mondo agroalimentare che non. Perno dell’offerta proposta dalla società gialloblù è il Ristorante Pizzeria Mamma Mia, noto ristorante di Castellammare che affaccia direttamente sul lungomare stabiese.
Ma troviamo anche altre imprese coinvolte, come:
2) Barbella New Generation;
3) Expert Somma;
4) Fenice Print;
5) E tanti altri ancora.
La Juve Stabia, così, è pronta ad offrire un servizio di lusso con pochi paragoni in cadetteria, simbolo di come anche il comfort dello spettatore pagante sia un argomento a cuore della dirigenza campana.
Foto credits: profilo social Gaetano Cimmino