Altalena di valutazioni tra le maglie della Juve Stabia, con alcuni giocatori che non hanno colpito nonostante alcune cose buone mostrate
CASTELLAMMARE DI STABIA - Delude e non poco la Juve Stabia di mister Caserta al Romeo Menti, che regala un doppio vantaggio al Trapani, firmato Pettinari – Taugourdeau, prima di darsi una svegliata e trovare il pareggio da due calci da fermo.
Juve Stabia (4-3-3):
Provedel 7 – Non ci sono più parole per descrivere la prestazione del portiere ex Empoli, che ancora una volta ci mette del suo per regalare alla Juve Stabia un buon punto in ottica classifica generale. Sicuramente se lo sognerà la notte Anthony Taugourdeau, capace di superarlo solamente dal dischetto.
Vitiello 5,5 – Tutto sommato sarebbe positiva la performance del capitano delle vespe, spigliato quando si tratta di costruire e solido quando si tratta di difendere. Incide, negativamente ovviamente, l’ingenuo fallo che ha portato al calcio di rigore del Trapani, colpo inaspettato per un giocatore del suo calibro.
Fazio 6,5 – Centralmente, insieme al compagno di reparto danese, perde davvero pochi duelli con gli attaccanti avversari, in special modo con Dalmonte. Non concede praticamente azioni da rete agli avversari, che passano in vantaggio solo con un cross deviato dalla destra. (dal 61′ Tonucci 7 – Tra lo stupore generale entra a mezz’ora dalla fine ed è subito determinante per la risalita gialloblù: la sua zuccata sulla punizione di Calò è imparabile per il giovane Carnesecchi. Mai come oggi l’esperto centrale risulta essere più utile da attaccante che da difensore.)
Troest 6 – Ritrovato il suo classico compagno di reparto delle ultime uscite, ovvero Fazio, il danese torna ad offrire una prestazione al di sopra della sufficienza, almeno per quanto riguarda la prima metà di gara. Nel secondo tempo perde più volte lo scontro diretto con Pettinari, non riuscendo neanche ad attuare perfettamente la trappola del fuorigioco con Tonucci. Tutto sommato, però, la prestazione resta positiva.
Ricci 5,5 – Come tutti i membri della catena di sinistra la sua partita va a fiammate: bravo inizialmente nelle coperture, si interstardisce troppe volte in un dribbling di troppo, anche in zone del campo in cui non dotrebbe permetterselo. Torna a spingere ad alti ritmi solo nella ripresa, come tutti i suoi compagni di squadra, ma nel frattempo il numero di errori in disimpegno/uscita non cessavano.
Addae 6,5 – È l’àncora della Juve Stabia. Quando i gialloblù sono in difficoltà è sempre l’ex Cesena a salire in cattedra, tanto dal punto di vista del recupero palla, fino ad arrivare al dribbling sulla fascia e allo smistare palla per i compagni nel cerchio di centrocampo. Ha anche il grande merito di procurarsi il rigore del 2-2 finale, aggredendo senza paura una palla al centro dell’area e anticipando così la giocata di Luperini.
Calò 6,5 – Ancora una volta il re degli assist colpisce nel segno: il suo tracciante per Tonucci è di una precisione allucinante. Ma attenzione, guai a dire che il centrocampista sia stato il mattatore di giornata. Si galvanizza come tutta la squadra dopo la rete dell’1-2 ed inizia ad avere la meglio negli scontri diretti con i propri marcatori, ma fino al parziale di 0-2 non era mai stato né pericoloso né determinante, con lanci decisamente sballati per i compagni – complice il grande pressing degli attaccanti del Trapani.
Buchel 5 – Ha la sfortuna di propiziare, quasi per uno scherzo del destino, la rete del vantaggio del Trapani con una deviazione fortuita che spedisce la sfera alle spalle di Provedel. Per il resto, non illumina, non affonda, non riesce in nessun modo a diventare fondamentale per la partita e per i propri compagni. (dal 54′ Bifulco 5,5 – È sicuramente il giocatore che ha avuto il miglior impatto sulla gara una volta subentrato. Presente in qualsiasi zona del campo, Alfredo riesce quasi sempre ad arrivare prima sui palloni e ad anticipare i rispettivi avversari. C’è però un problema nella prestazione di oggi: la scarsa finalizzazione. Bifulco, infatti, arriva alla conclusione più e più volte, ma i suoi tentativi si spengono sempre alti sul fondo. Con un po’ più di precisione il match avrebbe potuto avere tutt’altra piega.)
Di Mariano 5 – È una partita di luci ed ombre la sua, forse più ombre che luci. L’inizio non è nemmeno dei più negativi, ma l’errore sulla rete del vantaggio del Trapani è qualcosa di veramente incommentabile. Torna a giocare un discreto calcio e a guadagnare molti calci piazzati, suo punto di forza da quando è arrivato a Castellammare, solamente dalla metà in poi della seconda frazione di gioco, quando la rete di Tonucci ha letteralmente galvanizzato tutto l’ambiente.
Ci si aspettava nettamente qualcosa in più da un giocatore che finalmente aveva la possibilità di giocarsi, complice anche il turno infrasettimanale, finalmente la sua chance dal 1′.
Forte 6 – La sua personale sfida con Pettinari termina momentaneamente in pareggio – vista l’attuale decisione della Lega di concedere al siciliano gli oneri dello 0-1 – ma non tanto per meriti suoi. Lo squalo, infatti, ha faticato per tutto l’incontro a liberarsi delle marcature di Strandberg e soci, non entrando mai nel vivo dell’azione stabiese per tanti, forse troppi minuti. La sua oramai freddezza dal dischetto lo salva da un votaccio in pagella.
Canotto 5,5 – Nel primo tempo è assolutamente il migliore degli attaccanti: quando punta gli avversari nell’uno contro uno non ce n’è per nessuno. Peccato che la prestazione di un attaccante non dipenda solo da questo. Con il passare dei minuti trova sempre meno spazio per far esplodere la propria esplosività. (dal 54′ Cissè 6 – Il suo ingresso in campo stenta a farsi sentire nei primi minuti di gioco, ma con il tempo cresce e diventa un buon appiglio sul quale appendersi per far ripartire la manovra gialloblù. Fondamentale sui calci d’angolo, forse tentenna troppo con la palla tra i piedi, sprecando importanti tempi di gioco.)
Fabio Caserta 5,5 – Prepara forse con un atteggiamento leggermente superficiale la gara casalinga con il Trapani, con le vespe in campo a giri molto bassi. Cerca nella ripresa di dare una scossa ai suoi, che non arriva subito dai cambi, bensì da un errore sotto porta di Taugourdeau. Azzeccati tutti i cambi effettuati nel corso del secondo tempo.