La formazione azzurrostellata torna a disputare i playout di Serie C dopo quelli vissuti la scossa edizione e vinti all'ultimo respiro con Diop. La Fidelis Andria promette battaglia e le condizioni non sono delle migliori
PAGANI (SA) - Normalmente sono gli amori che fanno un giro immenso e poi ritornano, o così ci hanno sempre cantato. Questa volta però non si parla di amori, perché l’obiettivo stagionale della Paganese non era certamente quello di arrivare per l’ennesima volta a doversi salvare sul filo del rasoio, soprattutto considerando l’organico annunciato ad agosto che faceva preannunciare tutt’altro percorso.
Conti alla mano, però, il percorso non è stato seguito e gli azzurrostellati sono crollati. Si arriva così a maggio, mese in cui la Paganese torna in campo per 180′ che valgono un campionato: è arrivato il momento di scendere in campo per i playout del girone C di Serie C.
Un anno dopo l’impresa del Marcello Torre contro il Bisceglie, la formazione salernitana si ritrova nuovamente tra le mura amiche a combattere per i playout. Questa volta l’avversaria è la Fidelis Andria, pronta a tutto pur di mantenere la categoria e con un chiaro vantaggio da sfruttare. In caso di parità al termine dei 180′ infatti, i pugliesi potranno far valere la miglior posizione in classifica e spedire in D i campani.
Pesa e non poco in quest’ottica la ridefinizione della classifica in seguito all’esclusione del Catania, che ha capovolto l’ordine di arrivo tra pugliesi e campani. La Paganese ha, infatti, dovuto rinunciare a sei pesanti punti ottenuti contro gli etnei (entrambi i successi arrivati per 1-0), passando da 32 a 26 punti in classifica. Meno amaro è stato il cambiamento per la Fidelis Andria, che contro i siciliani aveva raccolto solamente un punto (passando così da 31 a 30 punti).
Il doppio confronto si preannuncia ad alta intensità, combattuto su ogni pallone. Questa è stata la linea direttrice che ha accompagnato i due confronti tra i due club nel corso di questa stagione. La Fidelis Andria ha sempre avuto la meglio sugli azzurrostellati, ma solo con risultati di misura e sempre aperti a stravolgimenti – 0-1 il 21 novembre 2021 nella sfida d’andata (49′ Gaeta), 1-0 il 20 marzo 2022 nella sfida di ritorno (22′ Urso).
Statisticamente, anche la scelta del direttore di gara per la gara di domani (fischio d’inizio ore 17:30) non sorride alla Paganese. Sarà il sig. Daniele Rutella della sezione di Enna l’arbitro incaricato di gestire le ostilità al Torre, coadiuvato dal sig. Roberto Fraggetta di Catania e dal sig. Stefano Camilli di Foligno (quarto ufficiale sarà Enrico Maggio di Lodi). I numeri con il signor Rutella non sorridono affatto agli azzurrostellati, che non hanno mai vinto con la sua direzione.
Il sig. Rutella negli ultimi anni ha, infatti, diretto la Paganese solo quattro volte, collezionando due pareggi (2-2 con il Fondi nel 2017 e 1-1 in casa del Monopoli nel 2018) e due sconfitte. L’ultima debacle campana risale al derby in casa dell’Avellino dello scorso 24 ottobre 2021, quando i lupi si imposero 3-0 grazie alle reti di Tito, Di Gaudio e Gagliano. Statistiche e numeri sembrano essere completamente ostili alla formazione azzurrostellata, che non vince in Serie C ufficialmente dal 12 febbraio contro il Campobasso (formalmente l’ultimo successo è quello di Catania del 22 febbraio, annullato però dalla giustizia). Contro la Fidelis i campani avranno la possibilità di diventare nuovamente padroni del proprio destino, ma solo con una vittoria.