L'attaccante della Juve Stabia dedica poi la doppietta ai familiari che lo hanno seguito allo stadio, portandogli fortuna per raggiungere la doppia cifra di marcature con le vespe
CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) - Non si nasconde dietro mezzi termini in conferenza stampa l’autore della doppietta odierna Umberto Eusepi.
L’attaccante della Juve Stabia sottolinea come nelle ultime due settimane sembra essere effettivamente cambiato qualcosa in casa gialloblù, portando netti miglioramenti rispetto al passato.
VITTORIA DEL DERBY – “Noi volevamo proseguire dopo la vittoria di Messina, perché sono state settimane non facili. Ci siamo sbloccati subito a Messina e volevamo ripeterci oggi perché sappiamo la città quanto ci tiene a questa partita. Noi volevamo dare questa gioia a loro in primis, ma anche a noi per la classifica, perché l’obiettivo nostro sappiamo qual è e ci vogliamo rientrare. È stata una bella soddisfazione, complimenti ai ragazzi, a tutta la squadra, all’esterno, ai tifosi, la curva, sono stati tutti con noi in un momento in cui non era facile seguire la squadra. Sappiamo che la stagione è stata un po’ particolare, quindi un applauso a tutti quanti”.
DEDICA DEI GOL – “Sicuramente la doppietta la dedico a loro (padre e zio), perché sono venuti a vedermi con mio fratello e non hanno portato bene, ma di più. Chiederò ogni quindici giorni di farli venire allo stadio, fosse stato così dall’inizio sarebbe stato più facile questo campionato. Dedico i miei gol a loro, alla mia famiglia e alle persone che mi stanno vicino”.
VITTORIA DEL DERBY – “Quando esci da una partita così 3-0 sale l’autistoma, ma anche la stessa adrenalina di andare a prendere le squadre più avanti perché noi possiamo salire ancora un po’ più in alto. Noi vogliamo arrivare là e ce la metteremo tutta già da mercoledì, perché affrontiamo la squadra più forte del campionato e vogliamo fare una grande prestazione. Poi il risultato è una conseguenza di quello che fai in campo”.
RITORNO NOVELLINO – “Ci ha dato oggi una grande svolta, senza parlar male di mister Sottili che si è comportato bene e merita rispetto. Poi noi due vittorie di fila non le avevamo mai fatte, una partita così convincente non l’avevamo mai fatta o comunque a tratti. Quindi va bene così e non dobbiamo fermarci, perché ci attendono sette partite difficili che noi vogliamo portare a casa”.
INFORTUNIO E CALO – “Quando ho avuto l’infortunio alla spalla, è vero che ho fatto due/tre gol di fila, ma il mese fermo sicuramente non mi ha aiutato in questa stagione. Ho avuto un piccolo calo, che fa parte dell’annata del calciatore, ma è successo nel periodo negativo della squadra e la cosa si è amplificata. Io cerco di lavorare tutta la settimana duramente, poi ovviamente ogni domenica è diversa. Noi però sappiamo giocare a calcio e quando giochiamo così, fraseggiando tra di noi, giornalisti e tifosi si divertono a vedere la squadra. Noi cercheremo di fare sempre quello, ma baderemo anche alla sostanza. D’ora in avanti ciò che conta sono i tre punti, poi se li fai così ben venga”.
SFIDA DI MESSINA – “Anche a Messina ero un po’ più impacciato di stasera, ma anche la difficoltà della partita fece il suo. Non dimentichiamoci che si parlava di playout e siamo andati a giocare una partita delicata, non era semplice andare a vincere lì, venivano comunque da tre vittorie consecutive”.
NOVITÀ TATTICHE – “Secondo me, il 4-2-3-1 che facevamo prima era un po’ troppo spregiudicato, soprattutto in trasferta. Questa ora è una squadra un po’ più abbottonata, togliendo un giocatore offensivo per un centrocampista di quantità, e sta portando i risultati. Questa è una categoria molto difficile, fin quando hai i quattro giocatori offensivi sempre al top riesci a fare le prestazioni di Foggia, Taranto e ti diverti. Però quando di quei quattro due iniziano a calare un pochettino allora ne risente il centrocampo, come anche la difesa. Il mister è stato intelligente nello spostare il sottopunta a centrocampo, allargando un po’ Matteo. Per me però non è tanto il modulo, ma come affronti la gara. Queste due settimane sono state differenti rispetto alle altre, ma non per demeriti del mister che è andato via. Adesso si è creata un’alchimia particolare e ce la teniamo stretti, perché è bello quando finisci la partita, vinci il derby e vai a casa sereno con i familiari e tutti”.