Gli etnei vanno in vantaggio due volte, ma vengono raggiunti prima da Plescia e poi dalla zuccata di Silvestri. Una pessima notizia per Braglia arriva però nel secondo tempo, che dovrà rinunciare a Kanoute nel prossimo derby con la Paganese
CATANIA - Combatte con orgoglio e voglia di conquistare il Massimino l’Avellino di Piero Braglia, che con un inedito 3-4-3 strappa un punto al Catania e lancia messaggi positivi in vista della prossima sfida di campionato.
MORO SORPRENDE UN AVELLINO AGGRESSIVO – La formazione irpina mette sin dal primo minuto di gioco il piede sull’acceleratore, avendo molto da dimostrare ai propri tifosi (entrati in ritardo allo stadio). I biancoverdi arrivano così a sfiorare il vantaggio in due circostanze nei primi frangenti di gara: prima ci prova Silvestri con un colpo di testa al 3′, deviato provvidenzialmente da Greco in angolo; dopo solo quattro minuti è Tito a sfiorare l’eurogol su assist di Kanoute, calciando di prima la palla ricevuta dal compagno ma non inquadrando lo specchio di porta.
Se a fare la partita è l’Avellino all’8′ a trovare la rete è il Catania. Zanchi semina il panico sulla corsia sinistra, superando agilmente due avversari ed entrando in area per concludere a rete. Il suo tentativo viene respinto da Forte, il quale nulla può sulla ribattuta vincente di Moro. L’attaccante italiano raggiunge così quota 8 gol von la maglia degli etnei, diventando sempre più trascinatore della formazione di mister Baldini.
TRA LE INTERRUZIONI LA RIPRENDE PLESCIA – Dopo il vantaggio catanese il match si spezzetta in continuazione, lasciando poco spazio al calcio giocato e rendendo più cattiva la prima frazione di gara. Al termine del primo tempo, però, gli irpini riescono a prendere nuovamente il controllo della sfera, trovando anche la rete del pareggio. A portare sul punteggio di 1-1 ci pensa Plescia, il quale con molta furbizia devia la punizione calcata dalla distanza da Aloi e beffa tutta la retroguardia del Catania che viene presa in controtempo. La rete dà nuovamente speranza all’Avellino, che va al riposo con un’entusiasmo maggiore rispetto ai minuti precedenti.
SECONDO COPIONE, ANCORA BOTTA E RISPOSTA – L’Avellino non abbassa l’intensità di gioco neanche ad inizio ripresa, ma è il Catania a tornare nuovamente in vantaggio al 57′. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Forte esce dai pali e respinge la sfera fuori, dov’è però appostato Rosaia; il centrocampista calcia di prima intenzione e trova sulla sua traiettoria la zampata vincente di Claiton, che beffa la marea di giocatori irpini e segna il 2-1.
Nuovamente in svantaggio, l’Avellino non mollerà il colpo – anche perdendo una delle sue frecce più insidiose, ovvero Kanoute. Il risultato delle aggressioni biancoverdi si vede negli ultimi minuti di gara, quando Silvestri prende l’ascensore e trafigge di testa Sala su angolo battuto perfettamente da Tito. Emblematica è poi l’esultanza della formazione irpina, che ha festeggiato la rete andando ad abbracciare coralmente Braglia in panchina.
“BOTTE” ANCHE IN CAMPO, DOPPIO ROSSO IN UNA SOLA VOLTA – Tanti falli nel primo tempo, molti gialli estratti, hanno portato il conto al 75′, quando Avellino e Catania sono rimaste entrambe con dieci uomini. I protagonisti della vicenda – sul risultato parziale di 2-1 – sono Kanoute e Calapai, ammoniti dal direttore di gara per una scaramuccia che li ha visti protagonisti ad un quarto d’ora dalla fine. I due giocatori, tuttavia, erano stati ammoniti entrambi nel corso del primo tempo, obbligando il sig. Maranesi ad estrarre il cartellino rosso per due volte nel giro di pochissimi secondi. La notizia è da prendere con i dovuti riguardi dalla formazione irpina, che perderà Kanoute nel derby casalingo di questo weekend con la Paganese.
TABELLINO DELL’INCONTRO
CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai, Claiton, Monteagudo, Zanchi (84′ Ropolo); Rosaia, Maldonado (64′ Provenzano), Greco (84′ Biondi); Russini (76′ Albertini), Russotto (64′ Ceccarelli), Moro.
A disposizione: Borriello, Stancampiano, Ercolani, Pino, Cataldi, Izco, Sipos.
Allenatore: Francesco Baldini
AVELLINO (3-4-3): Forte; Silvestri, Bove (81′ Gagliano), Dossena; Rizzo (69′ Micovschi), De Francesco (81′ Mastalli), Aloi, Tito; Kanoute, Plescia (84′ Messina), Di Gaudio.
A disposizione: Pane, Sbraga, Mignanelli, Matera, Ciancio.
Allenatore: Piero Braglia
ARBITRO: Valerio Maranesi (sez. Ciampino)
ASSISTENTE 1: Alessandro Maninetti (sez. Lovere)
ASSISTENTE 2: Markiyan Voytyuk (sez. Ancona)
QUARTO UFFICIALE: Matteo Canci (sez. Carrara)
RETI: 8′ Moro (C), 44′ Plescia (A), 57′ Claiton (C), 87′ Silvestri (A)
AMMONIZIONI: Rosaia (C), Rizzo (A), Aloi (A), Zanchi (C), Claiton (C), Biondi (C)
ESPULSIONI: al 75′ Kanoute per doppia ammonizione (A), al 75′ Calapai per doppia ammonizione (C)
Foto credits: Alfan Photo