Il comunicato diramato dall'AIC

ROMA - Con un comunicato, diffuso in giornata, l’Assocalciatori, presieduta da interim da Umberto Calcagno, sta facendo vacillare l’avvio del campionato di terza serie. Non è cosi scontato, infatti, che nel fine settimana si giochi il primo turno di Serie C, con sciopero annunciato per gli atleti dei tre gironi di C. Oggetto della discussione, tra l’Assocalciatori e la Lega Pro, è la recente l’introduzione della chusura forzata a 22 giocatori per rosa e la consegunete impossibilità di raggiungere un’intesa con la Lega Pro sul regolamento del minutaggio dei giovani e l’abolizione delle liste dei giocatori utilizzabili nel campionato di Serie C.

Il comunicato dell’AIC

L’Associazione Italiana Calciatori, preso atto dell’impossibilità di raggiungere un’intesa con la Lega Pro sul regolamento del minutaggio dei giovani e l’abolizione delle liste dei giocatori utilizzabili nel Campionato di Serie C, conferma che i calciatori non scenderanno in campo nella prima giornata di campionato fissata per sabato 26 e domenica 27 settembre prossimi. L’azione di protesta nasce dall’inspiegabile passo indietro della Lega Pro, rispetto al regolamento in vigore nella precedente stagione sportiva, relativo alla reintroduzione di limitazioni, sostanzialmente obbligatorie, dell’utilizzo di un numero massimo di calciatori professionisti”.

 La replica del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli

Lo sciopero? Un errore micidiale. La sensazione è che manchi la consapevolezza della situazione attuale, visto che si indice uno sciopero su temi che possono portare al crac del calcio italiano: lavoreremo per riannodare i fili della situazione e per far capire la necessità della sostenibilità complessiva del sistema in un momento difficile. Tutto va ridiscusso, non possiamo fare riferimento alla situazione di un anno fa, al mondo pre-Covid, perché dalla fine dell’inverno le squadre non hanno incassi da botteghino e gli sponsor sono ai minimi. La nostra azione è tesa a ridurre costi delle società e a far giocare i giovani”.