L'Avellino conquista il quarto successo stagionale sul finale della gara grazie all'intuizione di Ricciardi
AVELLINO- Un avversario terribile e molesto l’Audace Cerignola, che ha messo in difficoltà l’Avellino fino all’ultimo minuto. La formazione di Tisci, imbattuta fino alla gara di oggi, ha saputo tenere testa alla compagine di Michele Pazienza fino al 96’, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione del portiere Krapikas. L’esplosione e l’urlo di gioia per i biancoverdi è avvenuto proprio con Ricciardi, trasformato da brutto anatroccolo in cigno proprio da Michele Pazienza, grazie al tocco giusto sul primo pallo su intuizione di Pezzella. La saracinesca di Trezza non ha più retto ai bombardamenti e all’assedio biancoverde nei minuti finali, nonostante il miracolo dell’estremo difensore gialloblù. Fino all’ultimo con il coltello tra i denti la formazione irpina ha cercato la rete della vittoria, soffrendo costantemente contro un arcigno, indomabile e resistente Cerignola. È festa per l’Avellino, che vola a meno due dalla vetta in attesa dei match di Juve Stabia e Benevento. Domenica sarà battaglia al “Massimino” di Catania per continuare la striscia di vittorie.
PRIMO TEMPO- Per il sesto match consecutivo la Curva Sud dell’Avellino è andata sold-out, soprattutto dopo il successo in rimonta contro il terribile Monterosi domenica sera. Pazienza sfida il suo passato, che lo ha reso grande la scorsa stagione, venendo eliminato al primo Turno Nazionale di play-off proprio contro il Foggia. Il tecnico pugliese rilancia dal primo minuto Rigione, appena rientrato dall’infermeria, mentre a centrocampo scala Cancellotti e Ricciardi. Per l’attacco, invece, spazio al duo Gori-Sgarbi, rivitalizzati dall’ottimo momento di forma e della strada del gol. Il Cerignola si rende subito pericoloso con D’Ausilio, che si presenta sulla fascia destra e serve un pallone pericoloso in area di rigore, ma Bendetti e Ghidotti spazzano. Ripartenza al 14’ dell’Audace Cerignola: D’Ausilio si invola per poi, scaricare a Tascone; l’ex Casarano, cresciuto proprio tra le giovanili dell’Avellino, prova la conclusione, ma il tiro termina abbandonatamente. La prima e propria occasione l’Avellino l’ha con Sgarbi, che spacca la retroguardia gialloblù e serve un pallone all’indietro per i compagni di squadra, ma nessuno ha saputo cogliere la chance per il colpo a rimorchio, opportunità clamorosamente sprecata. Al 25’ i biancoverdi hanno la possibilità di passare in vantaggio: Ligi sbaglia clamorosamente il retropassaggio, regalando la sfera a Gori; l’ex Reggina sbaglia nel controllo e svincola nel momento in cui avrebbe dovuto calciare. L’Audace Cerignola rimane in dieci: espulsione per il portiere Krapikas. Lancio lungo per Sgarbi per Palmiero, anticipato dall’uscito dell’estremo difensore lituano quasi a metà campo: l’ex Ternana colpisce la sfera col braccio sinistro e rosso diretto. Trezza per Malcore. Tisci è costretto a reinvitarsi, a seguito dell’espulsione del suo portiere: fuori la pima punta Malcore per la riserva Trezza. I biancoverdi per poco non andavano vicinissimi al vantaggio con Gori: Cancellotti propone uno spiovente per Gori, che riesce a staccare bene di testa e sfiora per poco il secondo legno. Termina la prima frazione sullo 0-0, dove gli uomini di Tisci sono in inferiorità numerica per l’espulsione rimediata dall’estremo difensore lituano. L’Avellino ha saputo rendersi pericoloso in più di un’occasione con Gori e Sgarbi, ma non è stata da meno la reazione dei pugliesi nonostante l’inferiorità numerica.
SECONDO TEMPO- Si riparte. L’Avellino rientra sul sintetico del “Partenio-Lombardi” con un po’ di affanno e di difficoltà, soprattutto durante la fase di impostazione. Grandissimo bolide di Ricciardi, che raccoglie un pallone vagante e prova la conclusione dalla distanza. La conclusione viene deviata, ma Trezza riesce a respingere. Prime mosse di Pazienza per sbloccare la gara: fuori D’Angelo per Rigione e Marconi per Cancellotti. L’Avellino ridisegnato dall’allenatore biancoverde è il seguente: Armellino si accomoda in difesa, mentre l’ex Reggiana al posto di Armellino. Sgarbi, invece, ricopre il ruolo d’esterno mancino, come già nella gara di domenica scorsa; in attacco spazio a Gori-Marconi. Gioco sospeso per i doppi infortuni di Ligi e Capomaggio per l’Audace Cerignola. Che chance per Marconi! Benetti serve per Marconi, dove l’ex Sudtirol prova l’inzuccata vincente, ma la palla termina sul fondo. Fuori Pezzella per Palmiero e Sannipoli per Lores Varela per l’Avellino, mentre per l’Audace Cerignola Coccia per D’Ausilio e Sosa per D’Andrea. La formazione irpina non riesce a rendersi pericolosa, nonostante i cambi effettuati da Pazienza e la superiorità numerica. La gara non si riesce a sbloccare ad otto minuti dalla fine. Corner di Pezzella per Sgarbi, che imbastisce per Sannipoli; il centrocampista serve a sua volta Benedetti con un tiro crossa, ma non riesce ad impattare in spaccata. A pochi minuti dalla fine altra fiammata di Sgarbi, che scambia con D’Angelo e prova la conclusione in porta; Trezza respinge. Negli ultimi minuti di gioco è assedio biancoverde con la voglia determinazione di spedire la sfera in fondo al sacco, ma Trezza ha chiuso la saracinesca in più di un’occasione prima su D’Angelo poi, Marconi e Gori. Sei minuti di recupero. Ultimo jolly di Pazienza: fuori Gori per Tozaj. Se ne cade il “Partenio-Lombardi” con la rete di Ricciardi al 96’! Il terzino trova la rete sul filo del fuorigioco: conclusione a volo sul pallone a bacio di Pezzella ed insacca sul primo pallo Trezza. Ammoniti Ricciardi e Lores Varela. Termina la gara con la vittoria dell’Avellino in extremis al 96’ in pieno recupero grazie all’intuizione di Ricciardi in un’altra gara sofferta e combattuta fino all’ultimo.ù
fonte foto: social Instagram Manuel Ricciardi