Dal debutto in Serie B della scorsa stagione al match con il Monopoli tante cose sono cambiate, dalla società alla rosa del club
CASTELLAMMARE DI STABIA - Superato il Tritium, non con qualche difficoltà, la Juve Stabia torna a pensare in ottica campionato, con il debutto con il Monopoli oramai alle porte.
Si inaugura, contro la compagine pugliese, un nuovo ciclo, fatto di nuovi protagonisti, nuove tattiche, ma con la speranza di ottenere risultati anche solo simili a quelli visti in passato.
Rispetto al debutto in campionato dello scorso anno, il 25 agosto 2019, sicuramente è cambiata la situazione societaria gialloblù: scomparsa la figura di Franco Manniello e con Gianni Improta nelle vesti di Amministratore Unico, la società è passata tra le mani della famiglia Langella, la quale non ha però chiuso all’ingresso di altri soci, alla ricerca di nuovi terreni fertili in cui investire.
Sono cambiati anche gli attori principali del club stabiese, dal Ds all’allenatore, passando per il suo staff tecnico e da quello impiegato nelle comunicazioni. Data enorme fiducia a Polito e Caserta alla prima esperienza in Serie B, la Juve Stabia riparte, dopo la retrocessione, dal duo Ghinassi – Padalino: si evolve anche la filosofia di gioco del club, con una trama impostata maggiormente al dialogo tra i vari atleti in campo (aspetto messo molto in mostra in Coppa e che sembrava essere quasi scomparso in cadetteria), in attesa che l’organico venga completato.
È proprio l’organico del team il più grande cambiamento della nuova Juve Stabia 2020/21.
Nonostante la squadra non sia ancora completa, si notano enormi, abissali differenze con la Juve Stabia scesa in campo ad Empoli lo scorso anno:
Juve Stabia (Branduani, Germoni, Troest, Tonucci, Vitiello, Melara, Calò, Canotto, Carlini, Addae, Rossi)
A disposizione: Esposito, Lia, Boateng, Di Gennaro, Todisco, Cissé, Elia, Russo, Mallamo, Fazio, Mezavilla.
Di quella rosa solo Troest, Tonucci, Lia, Todisco e Russo sono rimasti, segnale di come quell’ingente calciomercato, dai tanti arrivi, avesse più di qualche limite, soprattutto per quanto riguarda le formule che hanno portato molti calciatori in gialloblù.
La situazione sembra essersi rovesciata con l’intervento di Ghinassi, che sta offrendo alla società soluzioni più a lungo termine. Sono molteplici, infatti, gli arrivi a Castellammare che hanno firmato un biennale con il club (e quindi non un prestito annuale o un contratto definitivo di una sola stagione), sposando così un progetto abbastanza ambizioso o perlomeno duraturo nel tempo.
A questi Ghinassi sembrerebbe aver preso la decisione di affiancare giovani provenienti dal proprio settore giovanile, come i vari Todisco, Guarracino, Della Pietra, Stallone, che in queste prime uscite potrebbero avere le loro chance per meritarsi una conferma in prima squadra.
Si arriva, di conseguenza, a quello che sarà il primo incontro in campionato della Juve Stabia, questa domenica (27 settembre) in casa con il Monopoli. Un anno e un mese dopo, quindi, dalla prima di Serie B, la Juve Stabia si ritrova ricatapultata in Serie C, ma con la consapevolezza di dover porre ora le basi per un futuro più roseo e, nel frattempo, cercare di sfruttare anche le occasioni che capiteranno. Perché questa categoria ha sempre insegnato che le sorprese sono all’ordine del giorno, soprattutto se parliamo del girone C.
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