Al termine della ventiseiesima giornata del Campionato Serie D girone H, Campania Football ha stilato la sua Top 11 e l'allenatore che maggiormente si sono messi in mostra nelle gare del week - end

ROMA - MODULO 3-4-1-2

PORTIERE

Andrea Loliva (2000) – FBC GRAVINA
Il Taranto lo becca in giornata super e segnalo diventa praticamente impossibile. Ci provano un po’ tutti, soprattutto dalla distanza, con D’Agostino Favetta, Di Senso ed Esposito che mirano gli angoli trovando però sempre i guantoni di un Loliva che tra colpi di reni e mano di richiamo respinge i tentativi della squadra ionica in un primo tempo che sarà da 10 in pagella. Ripresa meno impegnativa, ma sono tanti gli interventi perfetti di routine che compie in mischia e sui tiri sporchi che permettono così al Gravina di tenere imbattuta la propria porta.

DIFENSORI

Nicola Dibenedetto – TEAM ALTAMURA
Capitano e bandiera, mette sempre il cuore oltre l’ostacolo. Gli anni passano ma a vederlo in campo sembra sempre più giovane e forte, pronto a mettere sempre tutto se stesso per il bene dell’Altamura. Col Bitonto, è maestoso nella difesa a tre con tanti interventi fondamentali per evitare il peggio, su tutti quello che nel primo tempo leva a Turitto la gioia del gol da due passi. TANTA ROBA !

Elio Nigro – FBC GRAVINA
Segna ed esulta a metà perché in maglia Taranto ha trascorso l’ultima annata in C sua e degli ionici ma al tempo stesso sa di aver messo a segno un gol pesantissimo. Una rete di testa che spezza l’equilibrio di una gara che metteva in palio punti pesantissimi. Non era facile fermare la corazzata Taranto ed infatti, aldilà del gol, Nigro ha fatto gli straordinari in difesa, ruolo tra l’altro non suo, andando a mettere diverse pezze fondamentali per frenare D’Agostino e compagnia. Novanta e passa minuti di perfezione che sono valsi i tre punti, micidiali perché consentono al Gravina di uscire dalla zona calda, e il titolo di porta imbattuta, cosa molto rara quando si ha difronte il Taranto.

Giuseppe Abruzzese – AUDACE CERIGNOLA
Un baluardo difensivo. Esperienza e fisicità al servizio di un Audace che insegue il Picerno e vince il derby con l’Andria grazie soprattutto ad una prestazione perfetta della sua difesa. Difesa guidata con grande carisma da Abruzzese, una vita in serie A ed ora col sogno di portare Cerignola nel calcio che conta, quello dei Pro. Nel derby, il difensore centrale gialloblu disputa una gara sontuosa murando tanti tentativi avversari e salvando, nella prima frazione di gioco, sulla linea di porta un colpo a botta sicura di Benvenga. Chiamatelo pure il Ministro della Difesa.

CENTROCAMPISTI

Francesco Vaccaro (1999) – TEAM ALTAMURA
Fa venire i mal di testa al Bitonto con numerose sgroppate a sinistra, le sue folate creano sempre pericoli ai neroverdi che vengono sempre superati nella sua zona di campo. Un treno a tutta velocità Vaccaro, che metterà lo zampino nelle due reti altamurane che decideranno la sfida: sul primo cross, permette a Clemente di procurarsi il calcio di rigore mentre il suo secondo traversone è così insidioso da ingannare Montrone, costretto a mettere nella sua porta. Indemoniato.

Pasquale Monopoli (1998) – AC NARDÒ
Si è preso una maglia da titolare in virtù dell’assenza di un top player come Versienti e a vedere le sue prestazioni tutto si può dire tranne che lo stia facendo rimpiangere. A sinistra va che è una meraviglia, salta avversari con facilità irrisoria e segna anche un gol bellissimo facendo tutto da solo e calciando un destro morbido e delicato che porta in vantaggio il Nardò. La gara poi si addormenta, il Pomigliano la pareggia e, nel finale, è nuovamente Monopoli a cercare la rete della vittoria: il suo tiro cross però non trova deviazione alcuna e finisce sul fondo per questione di centimetri.

Matteo Langella – SSD SARNESE 1926
Suona la musica in campo come pochi, battaglia in mediana ma al tempo stesso ha i piedi e le qualità per illuminare sempre la scena. Altra grande gara per questo giovane capitano della Sarnese, che meriterebbe il palcoscenico dei Pro ad occhi chiusi ma che ora ha in mente solo ed esclusivamente l’obiettivo di portare una nuova salvezza a casa.

Gaetano Vitale (2001) – SORRENTO 1945
Ha soli 18 anni eppure sta trascinando a suon di prestazioni e gol il Sorrento alla salvezza. Con la Gelbison è un tripudio di giocate, di movimenti fatti a velocità supersonica e che spiazzano sempre gli avversari, colpiti e affondati sulla corsia mancina. Corsia mancina dove Vitale taglia che è un piacere trovando il penalty che sblocca la gara e segnando una doppietta che manda i titoli di coda: e se il primo gol arriva da attaccante vero con una conclusione da due passi in area, il secondo è per palati fini con un assolo tutto in velocità e sinistro che manda in orbita il Sorrento. TALENTO CRISTALLINO!

ATTACCANTI

Gennaro Esposito – SS NOLA 1925
Il Savoia gli regala un’occasione e lui, da cannibale qual’è, la sfrutta a pieno mettendo dentro un gol pesantissimo per le sorti del suo Nola. Non esulta bomber Esposito, legato a tanti bei ricordi in maglia Savoia, ma che gara che fa tra sportellate e tanto sacrificio anche per dare una mano in fase di non possesso: e nel finale, prova anche a far rifiatare la squadra messa sotto assedio da un Savoia che voleva a tutti i costi il pari. Ai bianchi, però, manca appunto proprio uno come Gennaro Esposito: uno che, alla prima occasione, ti castiga!

Riccardo Lattanzio – AUDACE CERIGNOLA
Segna un gol bellissimo, sfiora il bis in almeno altre due occasioni diventando, ogni minuto che passa, il pericolo numero uno di una difesa, quella andriese, che non riesce mai a prendergli le misure. Lattanzio è scatenato contro la sua ex squadra, si danna l’anima e segna la rete che decide la sfida. Un gol bellissimo come dicevamo perché parte da centrocampo dopo aver rubato palla a Forte e si invola a rete resistendo ai tentativi di rimonta degli avversari e battendo Addario con un sinistro preciso e forte. 0-1 Cerignola ed il sogno continua: nel segno di Riccardo Lattanzio!

Ivan Manuel Gomes Forbes – US CITTÀ DI FASANO
Entra a 30′ dalla fine e si carica sulle spalle il Fasano. Un ingresso vibrante quello del portoghese che, con le sue qualità atletiche, crea scompiglio tra le maglie avversarie del Gragnano riuscendo in un amen a procurarsi il rigore della parità e a firmare l’assist per il 2-1 di Corvino. Un cambio più azzeccato di così non poteva esserci.

ALLENATORE

Valeriano Loseto – FBC GRAVINA
Ha messo penna e inchiostro in una nuova pagina di storia del Gravina che, nonostante le difficoltà mentali per la situazione in classifica non proprio veritiera, batte il Taranto tagliando forte fuori gli ionici dalla corsa al primato e ottenendo tre punti che la portano un po’ più lontana dalla zona gialla dei Play Out. Una vittoria che porta senza dubbio la firma di Valeriano Loseto, bravo a schierare gli uomini giusti con un primo tempo pazzesco in cui il Gravina ha fatto la gara salvo poi subire il ritorno veemente del Taranto nella ripresa. E proprio nel momento di maggiore difficoltà che il tecnico gravinese rovescia nuovamente le sorti del match inserendo Santoro che, in contropiede, mette dentro il 2-0 che chiude i giochi. Lettura della gara perfetta, cambi azzeccati e storia scritta: questo Gravina ha fame più che mai e la salvezza ora, sembra quasi un gioco da ragazzi. Per gli amanti dei numeri, quello maturato dai gialloblu col Taranto è il decimo risultato utile di fila: 4 vittorie e 6 pareggi, un toccasana non da poco che ha riportato il sorriso a tutta Gravina. E quell’abbraccio con Nigro, al primo gol, non rappresenta altro che l’emblema di un gruppo più unito che mai.