Gianandrea De Cesare, patron della Sidigas, iscrive i lupi in Serie D. Ma Taccone, ancora Presidente della società Avellino 1912 non molla la presa e iscriverà anch'egli la squadra in una categoria regionale o provinciale

AVELLINO Il sindaco di Avellino Ciampi ha scelto la Sidigas, nella persona di Gianandrea De Cesare, come ente in grado di garantire un futuro calcistico radioso all’Avellino Calcio. Il numero 1 della nota azienda avellinese, già proprietaria della squadra di Basket Sidigas Avellino militante in Serie A, ha in data odierna iscritto la squadra al campionato di Serie D col nome Calcio Avellino SSD. Logo nuovo per la nuova società, in attesa di un confronto con l’associazione “…. Per la storia”, proprietaria dello storico logo dei lupi dato in comodato d’uso a Taccone, e una situazione stadio ancora da definire, visto che De Cesare, in virtù di un accorto tra Comune e Taccone, ha indicato al momento lo stadio Fina di Montemiletto in attesa di chiarimenti in tal senso. De Cesare, che ha avuto la meglio su personaggi di spessore come Enrico Preziosi (patron del Genoa) e l’azienda Cosmopol, ha promesso in tre anni il ritorno in Serie B. Egli, per il campionato che verrà, ha stanziato circa 4 milioni di budget per cercare, da subito, di risalire nei Pro.

Se De Cesare è lanciatissimo verso un progetto che punta alla B, c’è dall’altra parte un Walter Taccone che non molla. Il Presidente dell’Avellino 1912, attualmente proprietario ancora della matricola federale, utilizzerà nuovo logo e denominazione (Unione Sportiva Avellino 1912) e ripartirà dall’Eccellenza o forse anche in categoria inferiore. Per Taccone, però, c’è anche un contenzioso da sistemare col Comune che cercherà, nei prossimi giorni, di rescindere con Taccone per la gestione del campo per poi programmare insieme a De Cesare, proprietario della Calcio Avellino SSD, un futuro radioso per l’Avellino sportiva.