Il presidente del club napoletano, nella settimana che porta alla sfida contro gli etnei, racconta a 360 gradi la nascita del progetto Mariglianese, tra grandi risultati ottenuti e questioni da risolvere
MARIGLIANO (NA) - Nonostante un inizio di stagione non certamente positivo al 100% (con tre pareggi e due sconfitte in campionato, ancora a secco di vittorie come Cittanova, San Luca e Licata), si mostra estremamente orgoglioso della propria Mariglianese Il presidente del club napoletano Antonio Abete.
Il massimo esponente dei leoni si è prestato ad una profonda conferenza stampa nella settimana che porterà la sua Mariglianese ad ospitare in casa propria il Catania. Questo storico avvenimento ha suscitato i ricordi del presidente Abete, che ha riportato la mente alla nascita del suo club e al percorso fatto negli ultimi venti anni.
C’è stato poi spazio anche per spendere più di una parola per la squadra attualmente disponibile, che cela al suo interno il potenziale giusto per conservare la categoria e permettere a qualche ragazzo di esplodere definitivamente. Inoltre, il presidente ha chiuso la conferenza con una iniziativa dedicata agli abbonati dei leoni.
VALUTAZIONE DELLA SQUADRA – “Io vorrei partire a monte, da quando abbiamo iniziato a costruire questa squadra. Abbiamo costruito questo progetto da nuovo e siamo partiti senza un giocatore, senza staff, senza niente. Man mano abbiamo realizzato un mix di adulti e di under, questi ultimi tra quelli che avevamo e quelli che sono arrivati dopo. È normale che quando costruisci un percorso nuovo ci vuole il tempo che ci vuole per cercare di amalgamare la rosa, di maturare le esperienze richieste dallo staff tecnico e del mister. Se vogliamo analizzare queste prime partite che abbiamo fatto, c’è un po’ di rammarico. Però vedendo il contesto, considerando che ci considerano come la squadra più giovane d’Italia in Serie D, per noi società dovrebbe essere un vanto. Questo vanto lo dobbiamo portare, poi, alla concretezza dei nostri obiettivi, ovvero la salvezza e la valorizzazione di qualche nostro giovane”.
PROSSIMO AVVERSARIO – “Penso che il nostro campionato inizierà dopo la partita di domenica prossima contro il Catania. È un onore per noi ospitarlo, giocare contro una squadra che ha fatto la storia; non ci dobbiamo inventare nulla. Io innanzitutto, ma tutti quanti poi qui siamo orgogliosi di ospitare e di giocare contro il Catania”.
NASCITA DEL PROGETTO MARIGLIANESE – “Io sono stato tirato in ballo da tanti amici un paio di anni fa. Così per scherzo dissero: ‘Vogliamo portare il pallone a Marigliano?’, proprio così. Io dissi: ‘Ma voi siete pazzi, non abbiamo la struttura, non abbiamo niente’, perchè allora il campo non era un granché e l’erbaccia, quando l’ho rilevato, arrivava a metà parete. Alla fine io non volevo accettare, dico la verità, però mi convinsero. Noi andammo a Pantano, laddove c’era già una struttura esistente per il calcio a 5. A ridosso, c’era un appezzamento di terreno dove si poteva fare un campo per gli allenamenti e per giocare fino alla Terza Categoria. In un mese ci prendemmo questo impegno, parlammo con il gestore, facemmo un accordo e siamo partiti con la Terza Categoria nel 2003/04”.
CONTINUANDO SUL PROGETTO – “L’anno prossimo saranno venti anni con il sottoscritto ed in venti anni abbiamo fatto tutte le categorie dalla Terza all’Eccellenza, vincendo un campionato di Promozione a Brusciano. Io sono uno prestato al calcio, le mie esperienze le ho vissute negli anni che di volta in volta facevamo nelle diverse categorie. Per me è ancora un sogno esser arrivato in Serie D, è una grande soddisfazione per tutti quegli addetti ai lavori che hanno consentito di portare un lustro alla Mariglianese e penso all’intera città, agli sportivi, ai tifosi, ai politici e quant’altro”.
PICCOLO APPUNTO SULLA PIAZZA – “Faccio, però, un inciso. È vero che si tratta di una grande soddisfazione, però sono rammaricato che la città di Marigliano su questo non risponde. Io, però, di questi tempi non voglio fare polemica con nessuno, ti parlo però dall’alto in basso”.
QUESTIONE STADIO – “La realtà nostra, purtroppo, è questa. Noi, oltre ad offrire la nostra disponibilità in tutto ciò che è possibile, poco possiamo fare, la struttura è quella che è. Su questo come immagine, come società e come Mariglianese non facciamo delle belle figure. Io vorrei che domani iniziassero già i lavori qui a Santa Maria delle Grazie per risolvere una volta per tutte il problema dello stadio, non solo per la Mariglianese ma anche per tutte le società che fanno calcio e non. Si potrebbe usufruire di una struttura degna di essere tale”.
INIZIATIVA PER GLI ABBONATI IN VISTA DEL CATANIA – “Volevo ricordare a tutti gli abbonati che la società ha messo a disposizione un pulmino di 55 posti, che parte alle 14:15 dal parcheggio ex Vesuviana. Ci tenevamo a comunicare questo perché è il minimo che la società possa fare nei confronti dei suoi abbonati. Sia all’andata che al ritorno c’è questo bus per portarvi allo stadio di Cercola”.