Il diesse azzurro ci parla del nuovo progetto azzurro
PORTICI (NA) - Nuovi inizi in casa Portici. Sono ormai diverse settimane che per gli azzurri si prospettano importanti cambiamenti riguardo l’organizzazione societaria. Noia e Ragosta passano il testimone ai due nuovi ingressi rappresentati da Antonio De Luca e Roberto Iacono, figure neofite nel mondo del calcio. Una società che verrà riorganizzata delle fondamenta, che raccoglie l’eredità di un equipe di imprenditori che molto bene ha fatto nella città della reggia. Ad aprire questo nuovo ciclo c’è stata la conferma come direttore sportivo di Alessandro Amarante, che è intervenuto ai nostri microfoni per parlare di quello che sarà il progetto Portici:
Direttore Amarante, lei c’era con la vecchia società e ci sarà con quella nuova, quale sarà la linea del Portici?
“Come negli ultimi due anni continueremo con una linea giovane. Negli scorsi campionati eravamo soliti attingere da vivai di squadre di categorie superiori, adesso invece stiamo compiendo degli investimenti importanti per acquistare giovani interessanti da squadre di Serie D e Lega Pro, in modo tale da gestire autonomamente i nostri calciatori.”
A proposito di mercato, chi resterà in squadra e chi invece andrà via?
“Siamo pronti ad annunciare diverse riconferme, in particolare i giovani che hanno fatto bene nella scorsa stagione come D’Acunto e Del Gaudio. Ci sono calciatori invece che attendono chiamate da altre categorie e che non si sa se resteranno.”
Durante la pandemia, e nei momenti seguenti ad essa, avete temuto di non andare più avanti?
Il coronavirus ci ha colpito duramente in termini di partnership e di sponsorizzazioni. Noi come tutte le società di Serie D ci siamo ritrovati a perdere del partner commerciali importanti, visto che la crisi non gli ha più permesso di darci una mano. Ringrazio Noia e Ragosta che nelle ultime stagioni hanno fatto il massimo per mantenere questa società, si meritano tutti i riconoscimenti, perché senza di loro adesso non si starebbero gettando le basi per un nuovo Portici.”
Ci spieghi il progetto?
I nuovi soci mirano a ricostituire prima di tutto un assetto societario di livello. Il loro sguardo è voltò verso l’introduzione di figure competenti all’interno dell’organigramma dello staff, a breve verrà annunciato l’allenatore, ed insieme a lui altre figure professionali. Vogliono spostare il baricentro della società dai dilettanti ai professionisti, proveremo a coinvolgere tutti i giovani de territorio con la scuola calcio e chiaramente proveremo a riempire lo stadio durante le partite. Negli anni il numero di spettatori è sempre stato nettamente inferiore rispetto a squadre come Turris o Savoia, non pretendiamo gli stessi numeri ma quanto meno a ridurre il Gap con loro in questo senso ammodernando anche lo stadio.