Rischio retrocessione d'ufficio per il club pugliese, con alla porta un Foggia speranzoso di essere ripescato al suo posto

NAPOLI - Potrebbe rivelarsi un’estate orribile quella dell’Unione Sportiva Bitonto Calcio, la quale potrebbe vedere svanire quasi magicamente la promozione conquistata sul campo prima dello stop causa Covid-19.
Alla base di tale provvedimento ci sarebbe una presunta combina che avrebbe falsato il regolare svolgimento del campionato disputato durante la stagione 2018/19.

L’incontro sotto accusa è quello che ha visto contrapporsi lo scorso 5 maggio 2019 il Picerno e il Bitonto, con i padroni di casa vittoriosi al triplice fischio per 3-2.
La partita valevole per il girone H di Serie D sembrerebbe essere stata volontariamente persa dagli ospiti, con un corrispettivo economico, da 25mila euro come sostenuto da Gianlucadimarzio.com, da suddividere successivamente tra i membri della squadra.

Ad oggi sono tantissimi i rischi nei quali i protagonisti incorrerebbero, tanto dal punto di vista societario quanto da quello individuale.
Il Bitonto, ipotizzabile come parte attiva e quindi avente di conseguenza una responsabilità diretta sull’accaduto, potrebbe incappare nella retrocessione d’ufficio, permettendo al Foggia di presentare poi domanda di ripescaggio in Lega Pro. Non migliora la situazione dei singoli atleti, con i vari Patierno, Picci, Anaclerio, Vincenzo e Nicola De Santis, Fiorentino, Montrone e D’Auccelli rinviati a giudizio.
Tra gli indagati figurano anche il presidente del Bitonto Rossiello e il dg del Picerno Mitra.