Le dichiarazioni del presidente dimissionario del Pomigliano Pipola in merito alla difficile situazione in cui si trova il club, dove momentaneamente nessuno sembri disposto a rilevare il titolo dei granata dopo l’iscrizione effettuata al campionato di Serie D

POMIGLIANO (NA) – E’ passato oltre un mese da quel 21 Giugno, data nella quale l’intero consiglio direttivo del Pomigliano e il Presidente Raffaele Pipola hanno consegnato le dimissioni irrevocabili ed il titolo sportivo della società Asd Pomigliano Calcio al Comune di Pomigliano.

In 40 giorni, si è parlato di tante situazioni, ci sono stati diversi incontri tra esponenti interessanti a rilevare il club ma ad oggi l’unica notizia certa è stata l’iscrizione effettuata dalla società precedente al campionato di Serie D 2018/19. L’Amministrazione Comunale di Pomigliano guidata da Lello Russo si è impegnata per trovare delle soluzioni alternative a Pipola che potessero portare avanti il club ma senza ottenere grandi risultati, anzi nessuno. E senza troppi giri di parole, possiamo anche affermare che oggi il Pomigliano senza la vecchia gestione della famiglia Pipola non sarebbe iscritto nemmeno in Serie D.

Il patron dimissionario Pipola ha voluto fare chiarezza e ripercorre questi 40 giorni dopo tante notizie apparse in rete.

“Verso la metà di Giugno io insieme al consiglio direttivo abbiamo dato le dimissioni irrevocabili e le abbiamo consegnate al Comune, portando di conseguenza anche il titolo e invitando il Sindaco a trovare dei sostituti affinché non morisse il calcio in città. Il Sindaco ha preso atto di ciò ed ha incarico gli assessori – Sibilio e Sanseverino ndr – per trovare una soluzione, ma non è stato mai firmato un commissariamento. Una volta trovati i probabili acquisitori del titolo, mi sono recato in comune per quattro volte, per firmare i documenti che avrebbero ufficializzato il passaggio del titolo, ma alla fine per vari motivi, in ciascuna delle quattro volte non si è mai concluso nulla. Il 13 Luglio scadeva il termine per l’iscrizione, dove c’erano presenti dei disavanzi in positivo di bilancio, ed è statua effettuata l’iscrizione con questi disavanzi, l’unico fattore ancora da risolvere era la fideiussione. Arrivato il giorno in cui bisognava risolvere la questione della fideiussione, si è giunti alla conclusione di sistemare quest’ultima tramite i disavanzi di bilancio, che sarebbero bastati per coprirla. Ad oggi, dunque, le mie e quelle del consiglio direttivo, sono dimissioni ancora irrevocabili, pertanto, per poter dare un futuro al Pomigliano, c’è bisogno assolutamente di figure che ci sostituiscano. Se non si trovano nuove figure pronte a rilevare il Pomigliano, personalmente l’unica cosa che potrei fare, è di affidare un mandato a qualcuno, affinché componga una squadra giovane, valutando sempre la copertura dei costi, ma non posso garantire più di tanto, perché a livello personale non posso fare più calcio”.

Pipola poi conclude, sulla sua posizione in merito alla presidenza del club granata.

“Se qualcuno pensa che Pipola farà calcio si illude soltanto, la gente di Pomigliano se vuole la squadra si deve rimboccare le maniche. Io ho dato già tanto”.

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