Il neo tecnico della società metelliana è già carico in vista della prossima stagione in cui è chiamato a recitare un ruolo da protagonista e tornare in Serie C
CAVA DE' TIRRENI (SA) - Giornata di presentazione in casa Cavese, il nuovo tecnico dei metelliani Giuseppe Ferazzoli è intervenuto in sala stampa per conoscere la piazza. “È stata una mia scelta perché è tra gli allenatori più esperti della categoria e soprattutto ne sa più di me quindi oltre ad accompagnarci in questa nuova avventura aiuterà me a conoscere meglio questo campionato”, queste le parole di introduzione del direttore sportivo Pietro Fusco prima di passare la parola al tecnico romano: “Ringrazio il direttore e la società per questa grande opportunità che mi hanno concesso perché per me essere alla Cavese è una grande opportunità. L’ottimo lavoro fatto alla Gelbison ha dato i suoi frutti e oggi sono qui dove credo ci siano tutte le condizioni per fare bene e disputare un campionato importante”.
Ferazzoli parla subito dell’impatto con la nuova realtà: “Questa è sicuramente insieme alla Triestina, la squadra più importante che abbia allenato anche se a Trieste la situazione societaria non era delle migliori mentre qui c’è una società forte e questo è fondamentale. L’obiettivo è certamente quello di puntare alla vittoria del campionato e per farlo ci sarà bisogno dei giocatori giusti perché non tutti possono vestire la maglia della Cavese quindi chi viene qui deve capire che non scende in campo solo per la maglia ma per un’intera città”.
Fondamentale ridare entusiasmo dopo un’annata difficile: “Sappiamo che nell’ultima stagione le cose non sono andate come si sperava ma sappiamo anche che in un campionato come la D ci sarà da lottare e per noi non è un problema, sia io che il direttore quando giocavamo eravamo due “muratori del pallone” e quindi non ci fa paura quando ci sarà da lottare”.
Questione mercato: “Con il direttore siamo in piena sintonia, per ogni profilo individuato e che può fare al nostro caso mi telefona e ci confrontiamo. Non è vero come ha detto lui che non ha esperienza, lui ne ha tanta, conosce un’infinità di giocatori e sa fare bene il suo lavoro. Riguardo ai nomi ovviamente per rispetto è giusto ne parliate con lui perché questo non fa parte delle mie competenze”.
Il tecnico bleufoncé parla poi della preferenza gironi: “I gironi sono tutti molto competitivi, il laziale si dice sempre sia il più semplice ma c’è tanta qualità, il girone H lo conosciamo tutti quanto sia complicato e anche il siciliano-calabrese ha le sue difficoltà. La cosa che a noi ci interessa è avere giocatori che non abbiano la puzza sotto al naso e comincino a lamentarsi che il campo è stretto, largo o troppo duro perché altrimenti si parte con il piede sbagliato. Come detto prima sarà fondamentale trovare i giocatori giusti e costruire noi la squadra adatta a poter affrontare qualsiasi sia il girone in cui andremo a giocare”.