Ezio Liccardi, allenatore e sannita doc apre questa rubrica sul club giallorosso che si accinge all’esordio assoluto nel massimo campionato nazionale
Sai quelle storie che terrorizzano i più piccoli? Tipo, non dire tre volte Candyman allo specchio altrimenti…Insomma la sera dell’8 giugno allo stadio Ciro Vigorito nessuno avrebbe mai inneggiato alle serie A, tanta la paura che non si avverasse un sogno, se non dopo il triplice fischio finale dell’arbitro che avrebbe decretato per davvero l’ingresso nella massima serie del Benevento. Al 93esimo minuto con il risultato sbloccato da Puscas il tifoso giallorosso ha messo insieme tutte le lettere, ha tirato un bel sospiro e con tutto il fiato che gli rimaneva in gola ha gridato: Benevento la serie A è tua. E’ stato tutto un brivido. Ancora oggi sembra un sogno aprire la pagina del televideo e trovare dopo l’Atalanta il Benevento con la scritta serie A. Sembra strano ascoltare il nome della nostra città dalle voci note di commentatori Sky o mediaset. E’ tutt’ora assurdo pensare che Higuain dopo il sole di Napoli e la Mole di Torino possa conoscere l’Arco di Traiano magari selfandosici sotto. Tra poco accadrà tutto questo e tanto altro se si considera che mai e poi mai il San Siro di Milano ha avuto l’onore di ospitare il nostro popolo sotto i riflettori del mondo by in Cina. Di sicuro il tifoso medio dovrà maturare, cambiare atteggiamento evolversi in fretta come veloce è stato il passaggio dalla Lega Pro alla serie A. Se prima si puntava il dito facilmente contro il capro espiatorio del momento adesso è intuibile che visti i risultati non possiamo fare altro che fidarci ciecamente di tutto l’entourage giallorosso perchè unici e capaci di averci portato nel grande calcio. Gustiamoci lo spettacolo, sarà una parata di campioni, ogni domenica ci lustreremo gli occhi guardando i tanti calciatori che entreranno nel nostro stadio e che oltre ad avere nelle orecchie il silenzio della propria musica assaporeranno il sapore della Strega. Ci apprezzeranno in tanti, diventeremo una piazza simpatica perchè dimostreremo l’appartenenza al nostro territorio senza denigrare quello altrui magari per partito preso. Lo stadio verrà rimodernato, sicuramente aumenterà anche la capienza e fioccheranno gli abbonamenti visto che nessuno assicurerà a nessuno di potersi premunire di tagliando, durante la stagione agonistica, per i match più prelibati contro le big. Quei colori, quelle strisce giallorosse impazzeranno sul terreno di gioco masticando ogni minimo centimetro soprattutto contro quelle squadre a cui non riserveremo il pienone e chi indosserà la nostra maglia è perchè vorrà farlo anche in serie A, soprattutto in serie A. Che dire, la fibrillazione è tanta ed i primi passi estivi del club beneventano stanno scavando un solco nelle nostre menti vogliose d’incorporare ricordi. Il primo acquisto della serie A, l’addio non certo di Cragno, la fattiva collaborazione con l’Inter, il dubbii che Amato Ciciretti possa essere la stella del Benevento, le sedi del ritiro, le amichevoli internazionali…Il Benevento è in serie A, tutto sarà diverso.