I toscani passano nel vantaggio con la splendida rete di Kovalenko e mettono nuovamente a rischio la panchina del tecnico ex Roma. Azzurri fermi a quora 21 punti, l'Inter può allungare a 10 punti stasera
NAPOLI - Nuova sosta per le nazionali alle porte e nuova tempesta (non quella meteorologica di oggi) pronta ad abbattersi sul Napoli campione uscente. Gli azzurri arrivano allo stop internazionale con una pesante sconfitta – come accaduto contro la Fiorentina ad ottobre – che mette nuovamente in dubbio le certezze della compagine campana.
I partenopei si sono, infatti, arresi in casa propria all’Empoli di Andreazzoli, il quale dal suo arrivo in panchina è riuscito per la prima volta a portare i suoi fuori dalla zona retrocessione. Gli uomini di Garcia confermano le difficoltà nel fare punti tra le mura amiche, lasciando sul verde di gioco una prestazione tutt’altro che indimenticabile. I campioni d’Italia uscenti sono apparsi spesso lenti e confusionari in fase di costruzione, complice un’evidente scarsità di idee ed anche di un’ottima organizzazione ospite.
Nonostante tutte le possibili critiche avanzabili al Napoli, la realtà incorona come migliore in campo Berisha. Il portiere albanese dell’Empoli si è superato sia nella prima frazione (su Politano ed Anguissa) sia nella seconda (su Lindstrom e Kvaratskhelia), lasciando l’amaro in bocca ai tifosi di casa. La splendida rete a giro, baciando il palo, di Kovalenko al 91′ è la ciliegina sulla torta di una squadra, quella toscana, che non ha mai regalato un centimetro agli azzurri e che meritava di uscire dal Maradona almeno con un punto.
I fischi al termine della gara chiudono una mattinata da dimenticare per il Napoli. Le prossime settimane saranno ricche di riflessioni in casa azzurra, dove si faranno i conti con l’attuale situazione raccolta da mister Garcia. La matematica in Champions fallita ed il trend negativo in campionato sembrano poter far traballare la sedia di Rudi Garcia, ma l’obbligo di dover affrontare il trenino Atalanta-Real-Inter-Juve-Braga dopo la sosta potrebbe convincere la dirigenza a non cambiare per ora guida tecnica (non accogliendo così il rischio di cambiare tanto a poco da appuntamenti così importanti). Nelle prossime giornate la storia potrebbe essere scritta, anche perché il silenzio (stampa) regnerà nelle prossime ore.
TABELLINO DELL’INCONTRO
NAPOLI (4-2-3-1): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Olivera (84′ Mario Rui); Anguissa (72′ Cajuste), Lobotka; Politano (72′ Lindstrom), Raspadori, Elmas (54′ Kvaratskhelia); Simeone (54′ Zielinski).
A disposizione: Contini, Juan Jesus, Zanoli, Natan, Gaetano, Zerbin.
Allenatore: Rudi Garcia
EMPOLI (4-3-3): Berisha; Bereszynski (63′ Ebuhei), Ismajli, Luperto, Cacace; Fazzini (71′ Kovalenko), Ranocchia (80′ Grassi), Maleh; Cancellieri (80′ Maldini), Cambiaghi (63′ Gyasi), Caputo.
A disposizione: Perisan, Caprile, Bastoni, Destro, Guarino, Shpendi, Fazzini.
Allenatore: Aurelio Andreazzoli
ARBITRO: Alessandro Prontera (sez. Bologna)
ASSISTENTE 1: Mauro Vivenzi (sez. Brescia)
ASSISTENTE 2: Dario Garzelli (sez. Livorno)
QUARTO UFFICIALE: Francesco Cosso (sez. Reggio Calabria)
VAR: Paolo Mazzoleni (sez. Bergamo)
AVAR: Eugenio Abbatista (sez. Molfetta)
RETI: 91′ Kovalenko (E)
AMMONIZIONI: Cancellieri (E), Cajuste (N)
ESPULSIONI: –