Alla Strega riesce l'impresa che sfiorò due anni fa
BENEVENTO - Impresa del Benevento che riesce a fermare la Juventus al Vigorito, nonostante lo svantaggio e le difficoltà dovute agli infortuni a gara in corso capitati a Caldirola e Maggio. Apre la danze Morata al 21’ del primo tempo. Il gol del definitivo uno a uno arriva nel recupero del primo tempo e porta la firma di Letizia. Inzaghi conferma nove undicesimi della squadra corsara a Firenze. Le due novità riguardano il reparto offensivo, con Caprari e Lapadula preferiti, rispettivamente, a Insigne e Moncini. Pirlo, già privo di Ronaldo, Buffon, Chiellini e Demiral, lascia in panchina Bonucci, Kulusevski e Alex Sandro. Nel 4-4-2 di partenza Frabotta e Ramsey compongono la catena di sinistra, Dybala e Morata formano la coppia di attacco. Il Benevento si presenta in campo senza alcun timore reverenziale e al 10’ si fa vivo dalle parti di Szczesny con un tiro con Barba, ben imbeccato da Caprari. Il portiere polacco si rifugia in angolo. Al 21’ la Juve passa in vantaggio. Chiesa sventaglia per Morata, che approfitta di un buco clamoroso della retroguardia sannita arriva a limite dell’area e fredda Montipò con una stoccata che si insacca all’angolino. Al 26’ gli ospiti vanno a un passo dal raddoppio con una splendida azione manovrata conclusa da un tiro a botta sicura di Dybala che termina di un soffio a lato. Passano cinque minuti ed è Ramsey a sprecare da ottima posizione, peccando in forza e precisione dopo un’ottima sortita offensiva di Frabotta. Al 36’ il Benevento si riaffaccia nell’area bianconera con un tocco di Lapadula che non buca Szczesny per questione di centimetri. In pieno recupero il Benevento trova il meritato pareggio. Letizia si ritrova palla sul destro all’interno dell’area di rigore e lascia partire un diagonale dalla destra che non lascia scampo a Szczesny. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, visto che la prima occasione degna di nota è del Benevento, con Improta che non riesce a far male dalla distanza. Sul fronte opposto è Morata ad avere sulla testa la palla del due a uno ma la mira non è precisa. L’attaccante spagnolo ci riprova al 16’ ma il risultato non è diverso. La porzione centrale della ripresa non riserva particolari sussulti, se escludiamo qualche ripartenza del Benevento e uno sterile possesso palla della Juve. Al 40’ Montipò si supera su una conclusione ravvicinata di Dybala, smarcato da un preciso traversone del neo entrato Bernardeschi. È l’ultima emozione della gara. Nonostante i sei minuti di recupero e il forcing finale a ranghi serrati di Dybala e compagni la retroguardia della squadra di Inzaghi regge e porta a casa il secondo risultato utile consecutivo dopo la sosta per le nazionali.
BENEVENTO – JUVENTUS 1-1
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Caldirola (33’pt Maggio (15’st Insigne)), Glik, Barba; Hetemaj, Schiattarella, Improta; Ionita (26’st Tello), Caprari (26’st Tuia); Lapadula (26’st Sau). A disp. Manfredini, Lucatelli, Basit, Di Serio, Sanogo, Masella, Pastina. All. Inzaghi
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Danilo, Frabotta; Chiesa (24’st Bernardeschi), Arthur (17’st Bentancur), Rabiot, Ramsey (17’st Kulusevski); Dybala, Morata.
A disp. Pinsoglio, Garofani, Alex Sandro, Mckennie, Bonucci, Bernardeschi, Dragusin, Portanova.
All. Pirlo
ARBITRO: Pasqua di Tivoli.
Assistenti: Bottegoni di Terni e Lombardo di Cinisello Balsam. IV ufficiale: Sacchi di Macerata. VAR: Di Paolo di Avezzano; AVAR: Cecconi di Empoli
MARCATORI: 21’pt Morata (J), 47’pt Letizia (B)
NOTE: ammoniti: Maggio (B), Cuadrado (J), Schiattarella (B), Barba (B), Improta (B), Insigne (B); espulso: Morata (J) a fine gara; angoli: 5-7; recupero: 3’pt; 6’st