Obiettivo dei biancorossi rinverdire la storia iniziata circa 90 anni fa: nel 1928 la prima apparizione sui campi della Campania
SANT’AGATA DEI GOTI [Giuseppe Piscitelli]. E’ qui la festa, allo stadio «Ievoli» dove l’Alba Sant’Agata sconfigge per 3 a 1 la Tedino Foglianise e vince il girone A di III categoria. Vibrante il primo tempo con le due reti di Cuollo al 3′ con un tap-in e di Icolari al 25′ con un rasoterra. Sembrava in archivio il match, ma nella ripresa l’Alba sprecava più volte il 3-0 e gli ospiti dimezzavano lo svantaggio con Di Mezza al 61′. Convulso il finale, con una traversa di Marcello Cinelli al 75′, un rigore di Di Meola mandato alle ortiche all’82’ e il colpo di testa di Eliseo al l’85’ che fissava il punteggio finale, per la gioia della «torcida» albigese. E così la storia continua, tra corsi e ricorsi, perché come l’araba fenice l’Alba rinasce dalle proprie ceneri 6 anni dopo la scomparsa dell’Albasannio. E’ iniziata quasi 90 anni, nel 1928 con un «settebello» che giocava nell’ex piazza Mercato ed è proseguita in alternanza tra trionfi ed eclissi, passando da vette altissime ad abissi sterminati. Dal 1955, con l’inaugurazione del Comunale la squadra assunse la denominazione «Alba Sant’Agata», con colori sociali identici a quelli dello stemma del Comune, biancorossi. Nel 1966 la svolta con la fondazione dell’U.S. Sant’Agata che raggiunse la Serie D con cinque promozioni consecutive e vi militò nei campionati 1969-70 e 1970-71. Poi il nulla assoluto e l’escalation, dalla III categoria del 1974 come Concordia e dal 1978 come Polisportiva Sant’Agata alla Promozione nel torneo 1980-81, la cessione del titolo alla Maddalonese nel 1984 ed il ritorno dell’Alba l’anno successivo. Dal 1987-88 4 tornei di I Categoria e 2 di Promozione, con retrocessione d’ufficio per gli incidenti di Casoria nello spareggio con il Capua del 14 giugno 1993. Con l’altro spareggio vinto a Montesarchio contro il Montefalcone l’8 giugno 1999 fu di nuovo Promozione. Dal 7 giugno 2001 la fusione con il Durazzano, terminata nell’estate del 2011, dopo i fasti dell’Eccellenza come Albasannio, la conquista della Coppa Italia al San Paolo il 15 febbraio 2005 contro il Sant’Antonio abate e le sfortunata partecipazioni ai play off, con 3 ko: nella stagione 2006-07 dalla Battipagliese; nel 2007-08 dal Palazzolo ai rigori; nel 2008-09 dal Nola.
Questa la rosa degli atleti e dei dirigenti. Portieri: Androsoni e Sgambato; difensori Del Tufo, Pasquale Cinelli, Eliseo, G. Giordano, Bernardo, Tuosto e Cice; centrocampisti Piscitelli, Fusco, Uniti, Icolari, Augliese, Iannotta, Amorizzo, Della Peruta, Sposito; le punte Cinelli, Cuollo, Di Meola e Suppa. Allenatore e direttore sportivo Salvatore Augliese, presidente Sergio Della Ratta, vicepresidenti Giovanni Abbatiello e Antonio Pietrovito, direttore generale Paolo Farina, cassiere Gerardo Cice, responsabile tecnico Antonio Icolari, segretario Giuseppe Di Lorenzo, dirigenti accompagnatori Antonio Perone e Nicola Jannucci. Euforici al fischio finale di Laudonio mister Augliese («Si riavvia il motore della leggenda»), il presidente Della Ratta («Noi siamo ancora qua a scrivere la storia di questa città») ed il dirigente Farina («Complimenti ai ragazzi, la vittoria del campionato dopo una cavalcata da veri goti è merito loro»). Poi fuochi pirotecnici e caroselli di auto. Nell’intervallo le premiazioni di quanti hanno scritto in ogni modo la storia dell’Alba .Il momento d’oro del calcio a Sant’Agata potrebbe continuare con la disputa dei play off nel girone A di Promozione della Virtus Goti ’97.