"Sarebbe il coronamento di un'annata splendida e il giusto premio per quel che abbiamo fatto"
AGROPOLI (SA) - Mancano 48 ore circa alla finale di ritorno contro il Brindisi, in palio la promozione in serie D. All’andata la squadra pugliese si è imposta col risultato di 1 a 0, in uno stadio reso caldissimo dai 5000 sostenitori brindisini. Un risultato che lascia apertissimo il discorso promozione.
Tutta la concentrazione dell’allenatore dei delfini, Gianluca Esposito, si percepisce fin dalle prime battute della nostra chiacchierata, quando a una domanda sul tifo del Guariglia e sugli striscioni di sostegno esposti in città ci risponde in maniera risoluta: “Sono concentrato sul campo, solo sul campo. Ho il dovere di preparare questa squadra nel miglior modo possibile per questa importantissima partita, curando ogni aspetto: tattico, fisico, psicologico. Non mi posso permettere altre distrazioni”.
Nella gara di andata è stata una partita equilibrata. L’Agropoli ha giocato un ottimo primo tempo, mentre nella seconda parte di gara è venuto fuori il Brindisi. Cosa è successo tra primo e secondo tempo?
Il Brindisi è una squadra molto forte, bisogna ribadire innanzitutto questo concetto. Partite come questa girano sugli episodi: può essere un palo colpito oppure un’azione o una situazione di gioco può modificare l’atteggiamento della squadra. Poi ci sta il fattore campo, la spinta di 5000 persone a lungo andare si fa sentire.
Il primo tempo ci ha visto leggermente migliori, nel secondo tempo il Brindisi è venuto fuori molto bene ma tutto sommato le occasioni da goal sono state poche e le decisioni arbitrali sui goal annullati sono state corrette. Hanno avuto una pressione costante, ma nulla di più. L’occasione finale con un nostro giocatore fermo a terra poi…penso che non andrebbe presa in considerazione.
La sento molto concentrato per questa partita. Come pensa di affrontare il ritorno con l’esigenza di vincere con due goal di scarto?
Giocheremo per segnare fin dall’inizio. Al di là delle necessità è la nostra filosofia di gioco. Sarà una partita dove peserà tantissimo il fattore psicologico, un pendolo tra la voglia di vincere e la paura di vincere, se mi passi l’espressione. Ci saranno due sentimenti contrastanti che entreranno in campo con la squadra. Sappiamo che dovremo avere il massimo della concentrazione e stare attenti agli episodi.
L’Agropoli è pronto a una partita del genere? I giocatori hanno lo sguardo giusto?
L’approccio all’andata poteva rappresentare un rischio, perchè andavamo a giocare una partita importantissima contro una squadra forte e con un pubblico avversario di 5000 persone, a riprova che il Brindisi raramente è stato in questa categoria. I ragazzi invece si sono comportati alla grande, quindi oggi posso dire che sono pronti a questo genere di match.
Qualche indicazione in particolare sulla formazione?
Abbiamo ancora gli infortunati della settimana scorsa, come Limatola. Per il resto posso contare su tutta la rosa e sceglierò la miglior formazione possibile.
Esposito, le dissi che in molti mi avevano parlato di lei come di un allenatore da categoria superiore. Potrebbe arrivarci senza dover lasciare la squadra che ha allenato quest’anno…
Ora non è il momento per le ambizioni personali, ora c’è da vincere una partita.
Spero di portare l’Agropoli in serie D e di arrivarci così. Sarebbe il coronamento di un’annata importante e il giusto premio per un gruppo di ragazzi giovani che partiti tra lo scetticismo generale hanno fatto ricredere a suon di prestazioni positive tutti. Se si mette a confronto il giudizio a inizio anno sulla forza e il valore del gruppo e quel che invece ha dimostrato, è totalmente diverso. Siamo passati da sentir parlare di una squadra che avrebbe dovuto fare un campionato da salvezza serena a un gruppo che avrebbe dovuto stravincere il campionato. Questo è motivo di orgoglio e i ragazzi devono vincere perchè si meritano questo premio.
Improvvisamente è giunta l’estate. Crede che il caldo potrà influire?
Non ci sono dubbi a riguardo, influirà tantissimo, spero possa aiutarci ma non ho idea. E’ un’incognita ulteriore in una partita già ricca di insidie.