Prende vita la nuova faccia del Giugliano. Sono stati presentati quest’oggi il nuovo allenatore De Stefano, il nuovo presidente Luigi Sestile, il consulente marketing Guido Cacciapuoti.

GIUGLIANO IN CAMPANIA – Giornata di festa alla Biblioteca Comunale di Giugliano, dove è stato presentato il nuovo tecnico dei gialloblù Antonio De Stefano. Tantissimi tifosi presenti anche in un luogo “stretto” come quello della Biblioteca, che hanno intonato numerosi cori in favore del presidente Sestile e dell’ex allenatore Gargiulo. Numerose sono state anche le provocazioni lanciate al sindaco della città Poziello, riguardo l’argomento stadio per la città. “Nessuna promessa, solo tanto impegno. Chiederò al presidente di far indossare dei nomi dietro la canottiera sotto la maglietta, visto che i nomi dietro la maglietta possono essere messi solo in Serie A e in B. Questo perché vorrò far capire che lo stemma che portano sul petto è ben più importante del nome che portano dietro la maglia, perché loro sono di passaggio, io sono di passaggio, ma la maglia resta. Sempre.” Ha esordito così il nuovo allenatore Antonio De Stefano, ex allenatore dell’Albanova, che ha poi proseguito: “Ho ricevuto offerte importanti da squadre di Serie D, ma ho accettato questa squadra, questa piazza, perché voglio raggiungere la Serie D con il Giugliano. Uno dei motivi che mi ha spinto verso Giugliano è stata la partita contro la Puteolana, dove ho avuto la fortuna di seguirla nel settore dello staff giuglianese, e vedere questa tifoseria, l’emozione di Gaetano, di Luigi, e di tutto il mondo giuglianese, mi ha regalato emozioni bellissime.” Entra nello staff dirigenziale anche Luigi Sestile, fratello del presidente Salvatore, e diventato socio azionario della società gialloblù insieme al fratello. Bellissima la frase più indicativa con cui ha aperto il proprio discorso “Il motivo che mi ha spinto ad entrare nella società? L’amore per i fratelli.” E ora speriamo che questo amore aumenti piano piano, fino a diventare gioia, per una famiglia che lo merita, una tifoseria che lo merita, e per una piazza intera, sempre affamata di calcio, e che meriterebbe altri palcoscenici.