Mister Fabiano analizza il momento no e la situazione personale e di squadra, prima del match di domani
TORRE DEL GRECO (NA) - Dopo oltre due mesi l’allenatore torna a parlare, ecco le sue parole:
“È da tre anni che sono alle dipendenze di questa società e siamo stati sempre in sintonia. Tutta l’organizzazione tecnica è stata fatta sempre con grande rispetto da ambo le parti ed abbiamo sempre condiviso ogni movimento. Sono tornato a parlare proprio per questo, per sottolineare che con la società c’è grande sintonia. Penso che in questo momento la società ha solo bisogno di gente vicina che gli dia un sostegno a livello mentale. Facile salire sul carro dei vincitori quando si vince. Questa società ha preso la Turris dal baratro e l’ha portata a livelli nazionali, facendole avere un grande riscontro. La tifoseria e tutta Torre del Greco deve tanto a loro ed io da torrese, oltre che da allenatore, devo tanto a questa società che non deve essere criticata quando non arrivano i risultati. In questi tre anni hanno dimostrato senza ombra di dubbio che tutto quello che fanno, lo fanno per portare in alto la Turris e soprattutto la città di Torre del Greco. Lasciamo perdere i criticoni da tastiera, il vero tifoso ed il vero cittadino torrese deve essere orgoglioso di questa società e di questa squadra. Criticatemi, mi assumo tutte le responsabilità, ma stiamo vicini a questa squadra che merita soprattutto rispetto perché sta portando in alto il nome della Turris e di Torre del Greco, dopo che per vent’anni non abbiamo messo il piatto a tavola. Al di la degli errori che abbiamo fatto, io in primis, questa è una squadra che lotta fino al novantacinquesimo e suda la maglia. Purtroppo gli errori si fanno e li faccio anche io, mi assumo tutte le responsabilità”.
Sul mercato:
“Io sono stato in linea con la società e sono stato proprio io a dire di lasciar andare il calciatore perché in quel momento era importante per lui e per la società. Ma i risultati negativi non sono arrivati per l’assenza di Pandolfi, se non sbaglio con l’Avellino ed il Francavilla c’era… Ho grande fiducia nella società e in questa squadra. Logicamente Pandolfi deve ringraziare la società che gli ha permesso di calcare palcoscenici importanti, così come noi siamo grati a lui per quello che ha fatto. Ma la Turris non è Pandolfi dipendente, all’inizio giocava poco ed entrava a partita in corso e nell’ultimo periodo anche con lui in campo abbiamo subìto due sconfitte. Adesso ci dobbiamo rimboccare le maniche e ritrovare quell’umiltà e quella cattiveria che ci ha contraddistinto nella prima parte. Ho grande rispetto e fiducia di questa squadra, perché lavoro tutti i giorni con loro, e di questa società, non mi interessa chi viene e chi va e chi non c’è più. Speriamo di portare quanto prima questa nave in porto. In alcuni momenti degli episodi negativi ci hanno condannato, ma la colpa è nostra perché dobbiamo essere bravi a portarci a favore anche i minimi particolari. Sono convinto che alla fine il lavoro pagherà”.
Sul momento:
“Penso che ci sia stato un calo fisiologico, e quindi qualche errore, di qualche calciatore che fino ad ora aveva dato qualcosa in più di quello che ci si aspettava. Si mettono poi anche altre situazioni come squalificati ed infortunati che in questo periodo ci stanno attanagliando e poi anche una nostra mancanza di cattiveria e determinazione. Ma noi dobbiamo essere bravi ad andare oltre tutto questo ed affrontare la nostra strada con grande fermezza e soprattutto con grande dignità. In questo momento abbiamo bisogno della nostra città, del nostro pubblico, e non le critiche al primo errore. C’è bisogno di aria positiva per il futuro, non dimentichiamoci da dove veniamo. Questa squadra e questa società vanno elogiate. Affrontiamo il Palermo che è una delle squadre più importanti di questo girone, con un grande allenatore, una grande società, che si trova in un momento favorevole, ma troverà una Turris agguerrita, cattiva, determinata. Ce la giocheremo con grande rispetto e venderemo cara la pelle”.