La formazione caudina succede al Savoia nella conquista del massimo trofeo regionale, prima di lei solo il Solofra riuscì a portare la Coppa nell'avellinese

CASERTA | Il Cervo ha fatto la storia. Serata memorabile per tutta la comunità di Cervinara, piccolo centro di quasi 10.000 abitanti della Valle Caudina. E’ la tipica storia di Davide contro Golia, di una squadra blasonata come il Giugliano che ha fatto harakiri dinanzi alla modesta Audax Cervinara, non riuscendo a mantenere il vantaggio acquisito e suicidandosi ai rigori nel pantano dello stadio “Pinto”. Lo stesso stadio dove i tigrotti avevano già perso una finale: era il 15 febbraio 1995 e il Giugliano di Sasà Amato soccombeva per 2-0 dinanzi alla Giovani Lauro, compagine di Cardito. Merito e gloria alla formazione irpina del Presidente Joe Ricci e di mister Pasquale Iuliano, una piccola realtà che da qualche anno si è ben assestata nel massimo torneo regionale. Una coppa che sa di vendetta per l’eliminazione nella finalissima playoff per accedere in Serie D di due anni fa contro i siciliani della Folgore Selinunte, il riscatto di una rosa composta da amici prima che da calciatori, che hanno preferito rimanere nella Valle Caudina e rigettare al mittente proposte di club ben più blasonati, guidati dal carisma e dalla tenacia di capitan Alessio Befi, uomo-simbolo del Cervinara. La Coppa torna per la seconda volta in provincia di Avellino a distanza di 16 anni, quando fu il Solofra a fregiarsi della coccarda tricolore dopo aver battuto un’altra nobile decaduta, l’Ercolanese in quel di Nocera Inferiore. Chiusura tutta dedicata al Giugliano di patron Salvatore Sestile, compagine che comunque sta disputando una grandiosa stagione con un allenatore emergente e capace come Antonio De Stefano, e all’immortale Dino Fava Passaro, bomber classe 1977 con una voglia da ragazzino che sta ancora dicendo la sua in un campionato tosto come quello di Eccellenza, perfetto esempio per tanti giovanissimi. Amaro epilogo per il centravanti di Formia che poteva stabilire il record di tre Coppe Italia consecutive, dopo i trionfi ottenuti con Portici e Savoia. Caserta ha vissuto una serata di calcio bellissima e corretta, con due tifoserie di altra categoria che hanno fatto da perfetta cornice per questa finale che è diventata già pezzo pregiato degli almanacchi calcistici.