Il centrale difensivo arrivato a Dicembre evidenzia la grande abnegazione del gruppo guidato da Carlo Sanchez
NAPOLI - All’ultima tappa la Palmese è riuscita con sofferenza a raggiungere la salvezza evitando i play out. Un risultato che la dirigenza palmese presieduta dal Presidente Ciccone non aveva preventivato ad inizio stagione. L’obiettivo iniziale con Criscuolo alla guida era minimo un posto play off. Lo conferma anche lo stesso Gennaro Simonetti, difensore centrale classe 85 che aveva cominciato il campionato nelle fila della Battipagliese.
“Sono arrivato a Palma il giorno prima della gara con il Costa d’Amalfi giocando subito senza conoscere nemmeno bene i miei compagni di squadra. Avevo un conto in sospeso con questa maglia, dove non avevo fatto benissimo ricevendo giustamente anche delle critiche. Questa cosa più il rapporto con Sanchez che conoscevo mi hanno convinto ad accettare”.
La Palmese prima dell’arrivo di Sanchez era undicesima in classifica con 14 punti, distante 1 punto dalla zona play out. In 17 partite ha raccolto 22 punti in 17 giornate, i 3 più importanti sono arrivati contro la Scafatese all’ultima di campionato, formazione quella canarina rinforzata con nomi importanti nel periodo dicembrino.
“Non è stato semplice conquistare questa salvezza, la nostra forza il gruppo, l’abnegazione e tanta umiltà. Abbiamo fatto anche una serie di 6 risultati positivi, purtroppo qualche risultato negativo non ci ha permesso di salvarci prima, mi dispiace per i ragazzi della Scafatese perché alcuni li conosco bene”.
Adesso si guarda al futuro, considerando un periodo difficile per il calcio dilettantistico campano dal punto di vista economico finanziario.
“Ci siamo trovati benissimo a Palma, la società ha rispettato tutti gli impegni presi. E’ un ambiente ancora legato ai ricordi della C2 e della D, purtroppo oggi il calcio in Campania non è più una certezza soprattutto per chi ha famiglia come me. Spero di trovare una società seria di Eccellenza che creda in me e nelle mie capacità”.