L'analisi del cammino dei corallini verso il ritorno al professionismo

TORRE DEL GRECO (NA) - Una città, una tifoseria, una squadra storica del calcio campano e non solo. Anni di gloria passati fra i professionisti, 30 anni che rappresentano i grandi fasti della storia corallina, a cui questa nuova società vuole aspirare. Ma i ricordi si sa, alle volte si sa, vanno affievolendosi ed è per questo che quest’anno la Turris vuole ripotare il proprio nome agli antichi splendori. 
Prima in classifica del Girone G di Serie D con un vantaggio di 4 punti sui laziali dell’ostia mare quando mancano 8 giornate al termine del campionato. Adesso il gioco si fa duro per la Turris che è attesa al banco di prova della bagarre delle ultime gare di campionato, che in quel di Torre del Greco sono state definite 8 finali. Longo e compagni si sono resi fino ad ora protagonisti di una cavalcata straordinaria, capace di battere record su record e di far appassionare di nuovo la gente, tutto secondo la chiave della continuità, visto che è stata mantenuta l’ossatura della squadra che lo scorso anno vinse i play off del Girone I. Insomma pare arrivato il momento di mostrare definitivamente i muscoli per la Turris che proverà sin da subito a riscattare la prima sconfitta subita in campionato per mano del Sassari Latte Dolce. Mr. Fabiano è il Pres. Col antonio sono fiducioso sulla riuscita della loro impresa, visto che ormai l’obiettivo è stato dichiarato più volte. Una società, quella corallina che non lascia spazio alla casualità, siccome che sono stati mantenuti i calciatori più rappresentativi dell’ultima annata e sono arrivati rinforzi di categorie superiori come Alma, Palma e Sowe, andando a formare un autentico dream team che deve mantenere calma e costanza per regalare un sogno alla città di Torre del Greco.