Ieri sera la presa di posizione della serie C, oggi il presidente tuona a favore del suo movimento

NAPOLI - Sibilia contro la Lega di serie C. Ieri sera la notizia che la lega di serie C ha intenzione di chiudere la stagione e di proporre il 4 maggio la sospensione definitiva prevedendo solo 4 promesse, nessuna retrocessione e blocco anche dei ripescaggi dalla serie D, un passo che ha stupito e non poco anche perché sarebbe l’ennesima dimostrazione di una spaccatura profonda nel nostro calcio. E la conferma sono anche le dichiarazioni di Sibilia, che ha letteralmente tuonato contro la serie C avvertendo che le società dilettantistiche non saranno penalizzate. Al di là delle beghe politiche, chi ha ragione? Lo scenario di una sospensione definitiva prospettata dalla serie C appare la più realistica, difficile ipotizzare una ripresa dei campionati, Sibilia invece di piano B non ne vuole sentire parlare e spera sempre di concludere i campionati. Ma è evidente che vengono fuori le guerre intestine, è anche il momento della resa dei conti e ogni componente sa che è una occasione storica per fare valere i propri diritti. L’ipotesi della C taglia le speranze di tanti club come il nostro Savoia ed affossa i campionati dilettantistici, Sibilia però non ne vuole sentire e siamo solo alle fasi iniziali di una battaglia profonda dove è in ballo il futuro del calcio minore. Lega Pro e dilettanti si affrontano come non mai, in ballo può esserci l’estinzione e non bisogna dare nulla per scontato in un momento dove tutto può succedere.