Il lungo periodo dei tifosi, dalla D mancata al momento drammatico, tante opzioni perse solo per questioni di fato, con la città che vuole proseguire il sogno
I lunghi giorni dell’Afragolese. Quello che è accaduto alla formazione napoletana sembra una maledizione, da quel maledetto palo-autogol di Scarano che poteva sancire la serie D a Bitonto fino alla querelle societaria, i tifosi dell’Afragolese sono stati messi a dura prova. Tutto si può dire tranne che Afragola intera non si sia mobilitata per non far scomparire la squadra, con gli appelli di Eligibile, la determinazione di Iazzetta e la voglia di Stiletti per dare un futuro ad un club tra i più appassionati. Una strada sembrava portare a Pipola, con l’ex patron del Pomigliano che ci ha pensato e non poco ma ha dovuto desistere. Negli ultimi giorni un bagliore di luce sembrava squarciare le tenebre, con una cordata che era disponibile ad acquisire l’Afragolese. I tempi stretti hanno costretto la cordata napoletana a desistere, con l’Afragolese che si ritrova adesso tutta sola, ma che non demorde, si iscriverà al campionato e andrà avanti con le forze rimaste, quelle di una città che non vuole mollare, stretta intorno al calore della gente. L’Afragolese vive, la piazza continua a sognare, intanto toccherà al neocommissario Stiletti iscrivere la squadra e provare a cercare nuovi imprenditori. Solo questione di astri e di fato, di momenti, altrimenti il futuro sarebbe stato ben diverso, con il fior fiore degli imprenditori che volevano ma non hanno potuto, questione di momenti, di situazioni che non si sono incastrate perchè non era il loro tempo. Intanto, l’Afragolese vive e lotta e spera in un futuro migliore.