"A Cervinara c'è una grossa identità locale, mi sembra un posto adatto per fare calcio e puntare a vincere"
CERVINARA (AV) - E’ una giornata storica quella che sta per concludersi per l’Audax Cervinara 1935. Dal primo pomeriggio di Martedì 16 Luglio 2019 il club caudino ha un nuovo Presidente ed una cordata disposta a fornire risorse economiche per affrontare il campionato di Eccellenza 2019-20. Il nuovo patron Michele Giordano, che da oltre 16 anni vive in Irpinia – precisamente a Mugnano del Cardinale ndr – ha raggiunto l’accordo con il Sindaco Filuccio Tangredi per l’acquisizione del titolo sportivo. Rimarranno nell’organigramma societario esponenti di Cervinara della società reggente, come Antonio Pallotta nel ruolo di Vice Presidente, Giacomo Silietti nelle vesti di segretario e Vincenzo De Lucia come responsabile della comunicazione.
Insomma dopo oltre 6 lunghi mesi tra cambi societari, dimissioni e la fine dell’era Ricci sta per cominciare una nuova avventura con le idee ben chiare da parte del neo presidente Giordano.
“La scelta di Cervinara è nata perché è una grande piazza, di grande tradizione – comincia Giordano. Non è una società che si affaccia oggi al calcio. Dopo l’esperienza di Torre del Greco, siamo stati fermi due anni per trovare una piazza dove rilanciarci. In questi due anni ci sono state tante situazioni, senza mai concretizzare niente in maniera efficace. Era già da qualche mese che osservavo la situazione Cervinara. Chi ma fatto vedere il Cervinara, me ne aveva sempre parlato bene, siamo stati a guardare per capire la crisi societaria del club. E’ la piazza giusta per rilanciare la giusta passione e attenzione. Cervinara non vive di enormi eccessi, c’è la tranquillità, la struttura ed il popolo adatto”.
Una trattativa lunga con il Sindaco Tangredi che sembrava essere sfumata, poi l’improvviso accordo.
“Il primo cittadino, aveva due esigenze, il calcio è un fenomeno sociale quindi andava portato avanti. Poi trovare degli imprenditori che si facessero parte di questo progetto. La preoccupazione sua era che il titolo rimanesse a Cervinara. Da buon padre di famiglia ha guidato la crisi societaria, provato a formare un pool di imprenditori locali ma senza successo. Poi siamo subentrati noi ed ho avuto un bellissimo impatto. C’è una grossa identità locale, mi sembra un posto adatto per fare calcio”.
Idee chiarissime anche per il campionato di Eccellenza, con l’obiettivo di puntare in alto.
“Noi abbiamo cercato in questi due anni la Serie D, abbiamo trattato sempre squadre di quarta serie senza mai raggiungere la sede giusta e il giusto accordo economico con la società che cedeva. Cervinara è una squadra che si può puntare alla quarta serie che è il nostro obiettivo, altrimenti non stavamo qui. L’allenatore? Le scelte le deve fare, il direttore sportivo – Francesco Vitaglione ndr – non sono il Presidente che sa fare la squadra, ma non perché mi manchi l’esperienza, semplicemente perché ritengo ognuno debba fare il proprio lavoro, siamo insieme da oltre 10 anni, la forza del nostro rapporto è appunto questa”.