Il format che sta elaborando il C.R. Campania è ancora in fase embrionale, in estate ci saranno maggiori dettagli. Una cosa è certa l’Eccellenza e la Promozione disputeranno la competizione su binari diversi. 

NAPOLI – Dalla prossima stagione (2018/19) potrebbe esserci una grande novità per quanto riguarda il format della Coppa Italia Dilettanti Regionale, manifestazione che consente alla vincitrice – il Savoia in questo momento ndr – di qualificarsi alla Fase Nazionale e competere per arrivare fino alla finale Nazionale che consente alla vincitrice di approdare in Serie D. Insomma una competizione quella della Coppa Italia Dilettanti Regionale che ha sempre stimolato solo le società di Eccellenza, anche perché una società di Promozione che vince la competizione non si è mai registrato e soprattutto non avrebbe un nesso logico che partecipasse alla Fase Nazionale che permette ai club di Eccellenza di poter arrivare in Serie D. Allora ecco entrare in gioco la nuova governance del calcio campano guidata da Salvatore Gagliano, la quale sta valutando l’ipotesi di fare la Coppa Italia Regionale divisa per categoria, una competizione per le 32 società di Eccellenza, ed un’altra per le 64 società di Promozione. Insomma un nuovo format del torneo che in altre regioni si attua di diverse stagioni. La Campania ad oggi forse è una delle poche regioni ancora che organizza la Coppa Italia Dilettanti con un mix di società di Promozione ed Eccellenza.

I VANTAGGI  – Partiamo dalla durata della competizione, la Coppa Italia Dilettanti attuale ha il suo epilogo solitamente ad inizio Febbraio, salvo problematiche di natura extracalcistiche come è successo questa stagione con la finale slittata di una settimana. La Campania, questa stagione va precisato è stata l’ultima regione a consegnare il nome della società partecipante alla fase Nazionale. Quindi i tempi sarebbero ridotti, con un turno in meno, eliminando la fase a gironi si partirebbe dai Sedicesimi che vedranno affrontarsi le società in match d’andata e ritorno, per poi passare agli Ottavi, Quarti, semifinale e finale unica da disputare su campo neutro entro la metà di Gennaio.

COPPA ITALIA PROMOZIONE Le 64 società del campionato di Promozione invece darebbero vita ad una competizione che permetterebbe alla vincitrice di piazzarsi in una posizione privilegiata per il ripescaggio in Eccellenza. Un fatto possibile, considerando che ogni stagione in tutte le categorie vengono effettuati i ripescaggi. Ad  esempio questa stagione in Promozione sono state ripescate 6 società (Casamarciano, Virtus Liburia, Viribus Somma, Mondo Sport, San Pietro e Real Sarno), di cui 2 finaliste perdenti dei Play Off di Prima Categoria. Inoltre come accade nella Coppa Italia fase nazionale, se la vincitrice ha già vinto il campionato a poter beneficiare del ripescaggio sarebbe la finalista perdente o eventualmente le due finaliste hanno vinto i rispettivi campionati, sarebbero le semifinaliste ad avere l’opportunità di essere ripescate.

IL FORMAT – Trentaduesimi, Sedicesimi, Ottavi, Quarti e Semifinali con gare di andata e ritorno, mentre la finale a campo neutro.

LE REGIONI DOVE ESISTE IL FORMAT DELLA COPPA ITALIA DI ECCELLENZA E PROMOZIONE – Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto.