Pur senza una squadra, i tifosi vogliono far rinascere la storica sede con un'associazione

ERCOLANO (NA) Da qualche mese Ercolano non ha più una squadra di calcio. Il progetto della Granata 1924, in Serie D, è durato poco e così la storica città degli scavi e delle Ville Vesuviane, è rimasta senza calcio dopo più di novant’anni di attività.

Ma questo non ferma la passione dei tifosi. Oggi hanno annunciato che vogliono far rinascere la “sportiva“, la storica sede della società e dei tifosi (in foto), così chiamata negli anni ’80 quando la squadra granata raggiunse il suo massimo storico partecipando per sette anni al campionato di Serie C2.

Ecco l’annuncio di stamane avvenuto attraverso facebook:

Ormai il calcio nella nostra città non esiste più. Siamo consapevoli che il presente non esiste e al momento possiamo vivere solo di ricordi. Ma abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e creare un futuro, ma con l’occhio rivolto al passato.
Abbiamo in cantiere un progetto vecchio ma che serve per il nuovo: vogliamo far rinascere la famosa “sportiva”, così era chiamata da tutti i tifosi granata la sede della società nonché punto di ritrovo durante gli anni ’80, quelli della Serie C.
Abbiamo deciso di creare un’associazione e metter su una sede con ingresso consentito solo ai soci. Tale progetto è a prescindere dai gruppi del tifo organizzato (che sono i più felici e hanno subito abbracciato l’idea) e riguarderà tutti i tifosi ercolanesi. 
Non abbiamo una squadra, direte. E quindi? Abbiamo una passione che portiamo avanti dal lontano 1924 e pur senza undici uomini in campo con la nostra maglia, vogliamo continuare a trasmettere questa passione alle future generazioni, così da avere già una base per un’eventuale rinascita. Ma anche se questa non ci sarà, non vogliamo buttare all’aria quanto di buono è stato fatto. L’Ercolanese calcio è stata in città una delle più grandi aggregazioni negli ultimi anni.
Chi è SERIAMENTE interessato al progetto, ci scriva in privato. Chi non lo è, o non ci crede, è pregato di lasciar perdere e non commentare neanche questo post. Ognuno è libero di crede in ciò che vuole, ognuno è libero di prendere la posizione che vuole.
Noi lo abbiamo fatto. Noi vogliamo crederci”.