Gli azzurri vanno in vantaggio di due reti all'intervallo, rievocando recenti fantasmi agli olandesi. Nella ripresa gli ospiti riaprono due volte la contesa, ma Osimhen chiude definitivamente i giochi al 90'
NAPOLI - Tiene a bada l’irrequieto Ajax e si qualifica con due turni di anticipo alla fase ad eliminazione diretta di Champions League il Napoli. Gli azzurri, caricati ad inizio gara dal consueto “Urlo The Champions”, insegnano un’altra lezione di calcio agli olandesi, che tornano a casa senza aver minimamente riscattato la pesante (e storica) sconfitta tennistica di una settimana fa.
In un Maradona tutto esaurito per l’occasione, gli uomini di Spalletti disegnano nuovamente giocate di alta categoria, infiammando gli occhi ed i cuori e di tutti gli spettatori paganti in tribuna (per non menzionare quelli da casa). Gli azzurri danno l’impressione, come sei giorni fa in Olanda, di poter fare il bello ed il cattivo tempo a proprio piacimento. Frutto di un gioco spumeggiante e di un Ajax ancora una volta troppo leggero in copertura (quantomeno fino alle splendide reti messi a segno nel primo quarto d’ora da Lozano e Raspadori), il Napoli sembra poter bucare la porta di Pasveer con estrema facilità.
Zielinski illumina il centrocampo di mister Spalletti, diventando una spina nel fianco dal primo sospiro all’ultimo affanno. Kvara si prende letteralmente gioco (nel senso buono, sia chiaro) dei propri marcatori, facendo vedere i sorci verdi – e poco più – a Sanchez sulla sua. Buona anche la prova di Juan Jesus, tornato a giocare in Champions League dopo 1316 giorni (l’ultima volta con la maglia della Roma) e che ha da matita rossa solo l’intervento su Brobbey in area. E la lista è ancora lunga, tutti meriterebbero una menzione – Lozano su tutti. Nella festa partenopea, poi, c’è spazio anche per il Osimhen. Il nigeriano torna dopo una lunga assenza, ma non fa mancate la sua esplosività al servizio dei compagni.
A dirla così sembra che il lavoro sia stato facile, un amichevole in un periodo inatteso. Ma la partita ha raccontato un’altra storia. L’Ajax avrebbe potuto subire e non poco l’impatto delle due reti iniziali azzurre, come un fantasma che viene a bussare nella notte durante un brutto incubo. Gli uomini di Schreuder, però, non si sono scomposti come all’andata ed hanno mostrato una grande prova di orgoglio, alzando il proprio pressing e riaprendo la contesa ben due volte: prima ci ha pensato Klaassen di testa, poi Bergwijn dal dischetto. I loro sforzi sfumano, però, al 90′, quando Osimhen si mangia al limite dell’area Blind (troppo superficiale nel farsi soffiare la sfera) e a porta vuota firma il 4-2 definitivo.
Il Napoli continua così a volare. Dopo solo quattro giornate disputate, gli azzurri si qualificano agli ottavi di finale della competizione dalle Grandi Orecchie. Ora l’ultimo compito è quello di difendere il primo posto dall’attacco del Liverpool.
TABELLINO DELL’INCONTRO
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Anguissa (50′ Ndombele), Lobotka, Zielinski (89′ Gaetano); Lozano (77′ Politano), Kvaratskhelia (77′ Elmas), Raspadori (50′ Osimhen).
A disposizione: Idasiak, Sirigu, Mario Rui, Ostigard, Zanoli, Zerbin, Simeone.
Allenatore: Luciano Spalletti
AJAX (4-3-3): Pasveer; Sánchez (65′ Baas), Timber, Bassey, Blind; Alvarez, Taylor (64′ Grillitsch), Klaassen; Berghuis (84′ Conceição), Bergwijn (84′ Ocampos), Kudus (65′ Brobbey).
A disposizione: Stekelenburg, Gorter, Wijndal, Lucca, Regeer, Magallán.
Allenatore: Alfred Schreuder
ARBITRO: Felix Zwayer (Germania)
ASSISTENTE 1: Stefan Lupp (Germania)
ASSISTENTE 2: Marco Achmuller (Germania)
QUARTO UFFICIALE: Sven Jablonski (Germania)
VAR: Harm Osmers (Germania)
AVAR: Marco Fritz (Germania)
RETI: 4′ Lozano (N), 16′ Raspadori (N), 49′ Klaassen (A), 62′ rig. Kvaratskhelia (N), 83′ rig. Bergwijn (A), 89′ Osimhen (N)
AMMONIZIONI: Taylor (A), Sanchez (A), Alvarez (A), Timber (A), Bassey (A), Bergwijn (A), Juan Jesus (N)
ESPULSIONI: –