Il giovane centrocampista della Forza e Coraggio è la vera rivelazione del girone C di Promozione avendo segnato dieci reti in altrettante gare

BENEVENTO (BN) - È la rivelazione del girone C di Promozione, di professione fa il centrocampista ma segna come un attaccante (10 reti in 10 partite, ndr). Fabrizio Guida (’99), mezz’ala della Forza e Coraggio, a Campania Football, parla della sua esperienza nel Sannio e del grande avvio di stagioni della giovane compagine giallorossa.

Un avvio di campionato da assoluto protagonista con 10 reti, ti aspettavi di ritrovarti in vetta alla classifica dei marcatori?

In realtà no, essendo un centrocampista non mi aspettavo un exploit del genere. Sono uno a cui piace inserirsi per fare goal ma era impensabile per me ritrovarmi con dieci reti in altrettante gare di campionato, è stata una piacevole sorpresa.

Che effetto fa vedere il tuo nome insieme a bomber come Zerillo e Di Meo?

È un motivo d’orgoglio essere accostati a nomi del genere, Di Meo non lo conosco di persona ma so che è un grande attaccante, Diego a Cervinara è stato una vera guida per me. Sono molto legato a lui, i suoi consigli sono stati fondamentali per farmi crescere e tanti segreti del mestiere me li ha insegnati lui come un vero padre, gliene sarò sempre grato.

Sabato una tripletta “amara” contro il Baiano, cosa hai provato a fine gara?

Tanta delusione perché l’avevamo ripresa ma alla fine ci siamo fatti superare e abbiamo perso, siamo una squadra giovane e un calo, penso sia normale. Stiamo facendo un grande lavoro nonostante l’età media tra le più basse e a volte dimentichiamo che non abbiamo l’obbligo di vincere il campionato. Nonostante i tantissimi under, sabato ne erano ben cinque, siamo quarti ed è un risultato straordinario frutto del lavoro di società, mister e squadra.

Siete una squadra fatta prevalentemente di giovani, tu hai già giocato e vinto in Eccellenza senti di avere qualche responsabilità in più?

Io venivo da una grande stagione a Cervinara e avevo condiviso lo spogliatoio con gente come Befi, Ricci, lo stesso Zerillo che mi hanno insegnato tanto. Qui ho trovato, una squadra giovanissima con tanti under alla loro prima esperienza tra i “grandi” e ho cercato, nel mio piccolo, di aiutarli dando qualche consiglio per trasmettere tranquillità e togliere qualche pressione.

Quanto ha influito la mentalità offensiva di mister Liccardi nella tua esplosione?

Tantissimo, mister Liccardi è uno a cui piace giocare “palla a terra” iniziando l’azione dal portiere non con lanci lunghi come si vede spesso. Io sono uno a cui piace avere il pallone tra i piedi e quindi nel suo 4-3-3 mi trovo estremamente a mio agio.

Da più parti vieni definito un centrocampista ma qual è il ruolo in cui riesci ad esprimerti al meglio?

A Cervinara ho ricoperto tutti i ruoli di fascia dalla difesa all’attacco, anche se il mio ruolo è da mezz’ala in un centrocampo a tre. Infatti sto esprimendomi al meglio giocando nel 4-3-3 trovando spesso anche la via del goal, ma quello che conta è ciò che chiede il mister e io giocherò ovunque mi chiederà di farlo.

C’è un calciatore a cui ti ispiri o che ammiri particolarmente?

Da bambino ero fortemente affascinato da Kaka, infatti ero un suo tifoso quando giocava al Milan. Ho sempre cercato di rubargli qualche segreto vedendolo giocare perché era un autentico fuoriclasse, quando è andato via dall’Italia è stato un duro colpo per me.

Tra poche settimane aprirà il mercato invernale e sarai uno dei prezzi pregiati, quale sarà il tuo futuro?

Non ci sto pensando in questo momento, sono concentrato sulle prossime gare che ci attendono in questo mese. Mi trovo benissimo alla Forza e Coraggio e al momento non vedo motivo per cui andare via ma si sa nel calcio tutto può cambiare da un momento all’altro. Al momento mi godo il bel gruppo di cui faccio parte e penso a dare il meglio per la maglia giallorossa.