Il difensore argentino parla dei suoi primi mesi in maglia gialloblu con uno sguardo alla gara di Coppa tra il Fasano, sua ex squadra e il Savoia avversario dei tigrotti tra due giornate
GIUGLIANO (NA) - Il suo arrivo in maglia gialloblu fu accolto come uno dei colpi più importanti del mercato estivo visti i suoi trascorsi in Argentina. Dopo un inizio ai box per infortunio sta pian piano recuperando per poter diventare il nuovo leader della difesa del Giugliano. A Campania Football Gabriel Colombatti (’90) racconta i suoi primi mesi in Campania con uno sguardo alla stagione gialloblu e al suo recente passato.
Un inizio di stagione difficile per colpa di un infortunio poi finalmente il ritorno in campo, quanto è stato difficile stare fuori?
È sempre dura iniziare la stagione stando fuori, poi avendo avuto problemi al ginocchio sapevo sarebbe stata una cosa un po’ lunga e questo ha influito. Ora però finalmente sono tornato a disposizione, sto bene e sono pronto a dare tutto per la squadra aiutando il mister e i miei compagni.
Sei arrivato al Giugliano come un colpo importante di mercato, hai avvertito una pressione particolare indossando la maglia gialloblu?
Si, sapevo di arrivare in una piazza storica ed importante e un po’ di ansia c’era però poi grazie al calore dei tifosi tutto è passato. Sono davvero calorosi, aiutandoti anche nei momenti di difficoltà, questo ti spinge a dare sempre tutto per la maglia gialloblu.
La squadra domenica ha finalmente sfatato il tabù trasferta, che sapore ha vincere un derby fuori casa?
Vincere un derby è sempre una soddisfazione unica, farlo fuori casa vale doppio. Contro il Nola nel secondo tempo siamo stati meno belli giocando con tanta grinta e lottato su ogni pallone per portare via i tre punti, sembrava una gara del calcio argentino. A fine gara abbiamo coronato un grande pomeriggio festeggiando insieme ai nostri tantissimi tifosi, è davvero bello avere tante persone vicino fuori casa.
Dopo gli ultimi buoni risultati la zona playoff è ad un punto, nello spogliatoio ci pensate?
Stiamo migliorando giornata dopo giornata e questo ci ha fatto risalire la classifica fino alla zona playoff. Giochiamo bene e sappiamo di essere un gruppo importante ma pensiamo partita per partita, adesso è troppo presto per dire dove possiamo arrivare a fine stagione.
Hai siglato cinque reti in due stagioni in Italia, quest’anno sei ancora a secco. Ti pesa non esserti ancora sbloccato?
No assolutamente, fare goal è sempre bello ma so che quella non è una priorità per un difensore. Sono tornato da poco e ora sto ritrovando la forma migliore e il mio obiettivo principale in questo momento è recuperare il ritmo e fare bene.
Domani la tua ex squadra, il Fasano, affronterà il Savoia, in Coppa Italia, vostro avversario tra due giornate in campionato. Sentirai qualche compagno per carpire segreti sui biancoscudati?
Sicuramente, ho lasciato tanti amici lì in Puglia, tra cui tanti argentini, e li sento sempre. Probabilmente sarò allo stadio per salutarli e sarà un’occasione per vedere da vicino il Savoia, squadra molto forte, che affronteremo tra due giornate.
Chi vedi favorita per il passaggio del turno?
Non saprei, non sono bravo con i pronostici (ride, ndr). Spero, per questioni affettive, che passi il Fasano per dare una gioia ai miei ex compagni ed amici.
La tua ultima volta contro il Savoia non evoca bei ricordi, hai voglia di rivalsa visto che sarà un attesissimo derby?
Certo c’è sempre voglia di rivincita, ricordo che fu una gara molto tosta giocata a Mugnano, dove ora giochiamo noi, e perdemmo per 2-1 mentre all’andata vincemmo noi per 2-0. Giocare i derby è sempre emozionante poi quando le due squadre sono così importanti la sfida vale doppio e qualsiasi calciatore vorrebbe essere in campo.
Hai giocato in Calabria, Puglia e Campania quali differenze hai trovato nelle tre realtà e se c’è qualcuna che ricorda quelle argentine?
Sono state tre situazioni differenti ma tutte “calde” sul piano ambientale, anche a Fasano i tifosi erano sempre tanti a seguirci. Tra le tre quella che più mi ricorda l’Argentina è sicuramente Giugliano perché i tifosi sono spettacolari, vogliono vincere sempre e accorrono sempre in massa a sostenerci in casa e fuori. È sorprendente la quantità di persone che ci segue anche nelle trasferte più lunghe, un vero spettacolo!