Sul traguardo raggiunto l'attaccante aggiunge: "Dedico tutto questo a mia moglie e ai miei figli, che mi sono stati accanto in un periodo difficile come quello del Covid"

MUGNANO DEL CARDINALE (AV) - Andare a segno e vincere grazie alla tua rete, raggiungere con quella trasformazione – il rigore che ha permesso alla propria formazione di vincere in casa del Montoro – i 150 gol in carriera ed essere sempre più uno dei beniamini dei tifosi. Quello che un attaccante potrebbe sognare di raggiungere con tanta fatica è quanto toccato con mano in un sabato di settembre dall’attaccante del Carotenuto Valentino Pirone, la cui rete al 65′ della sfida con il Montoro ha fatto fermare l’asticella delle marcature a quota 150 centri.

L’attaccante classe 1990 in passato ha ben dimostrato di essere un grande goleador, facendo registrare il suo record personale nel corso della parentesi 2018/2019 alla Polisportiva Grotta (dove segnò 31 volte). Decisamente positivi furono anche i trascorsi al Quarto nel 2011 (23 gol segnati) e all’Afragolese nel 2015 (anche in questo caso 23 centri messi a segno). Nonostante ciò, la sua casa resta Pianura, dove ha militato dal 2007 al 2010 (con soli 4 gol all’attivo) e nell’edizione 2019/2020 del campionato di Promozione (dove le reti si fermano ad 11 per via dell’impatto del Covid).

Di questo e non solo ne ha parlato lo stesso attaccante ai microfoni della nostra redazione.


VITTORIA CON SOFFERENZA – “La partita di ieri sulla carta sembrava facile, ma non tutte le partite sono semplici. Abbiamo avuto delle difficoltà, però una squadra importante queste sfide riesce a vincerle e noi ci siamo riusciti. Abbiamo portato i tre punti a casa in una partita molto importante”.

GOL VITTORIA – “Questo gol è arrivato in una partita importante. Solo dopo ho festeggiato i 150 gol, ma in primis era fondamentale vincere la partita e anche se non lo avessimo fatto con il mio gol sarebbe stata la stessa cosa”.

150° GOL IN CARRIERA – “È stato un gol speciale, perché è arrivato al termine di due infiniti anni segnati da questo maledetto Covid e perché ci ha permesso di ottenere una vittoria difficile.
È stato il giusto coronamento di questi 150 gol. Magari avrei potuto raggiungere prima questo traguardo se non ci fosse stato uno stop così lungo dei campionati, ma non mi posso lamentare perché il Dio del Calcio ha voluto che questo gol arrivasse in una partita vinta alla fine 1-0″.

I GOL PIÙ SIGNIFICATIVI – “Uno dei gol più belli è stato il primo segnato in Serie D con il Pianura nel 2010, era una partita di casa ai tempi ed io ero ancora un under. Il più bello, invece, è stato quello messo a segno nella sfida tra Pianura e Procida di due anni fa direttamente da punizione, c’era tanta gente al campo e giocavo nel mio quartiere”.

EVOLUZIONE DAL DEBUTTO AD OGGI –Sono passati davvero tantissimi anni, ben 14 dal 2007 al 2021 di oggi. Ora sono più grande e ho più esperienza, ho capito che in alcune partite non è importante fare tantissime cose ma concentrarsi nello svolgere nella miglior modo possibile quei pochi compiti a disposizione. Da giovane magari giocavo con più spensieratezza, ora ovviamente qualcosa è cambiato. Ci sono tanti fattori che fanno la differenza, ma sono contentissimo del percorso che ho fatto. Anche se sono stato un anno fermo per un problema di pubalgia, sono contento di aver raggiunto oggi questo traguardo”.

OBIETTIVI E TRAGUARDI FUTURI – “Spero che questo non sia un traguardo, ma un altro punto di partenza. Io ogni anno mi fisso un obiettivo ed il principale questa volta è vincere il campionato con il Carotenuto, che ha creduto in me. I gol spero arriveranno, ma l’importante è vincere. Dico sempre: ‘Meglio quindici gol vincendo il campionato e non trenta gol arrivando secondo”.

MODELLI SEGUITI IN CARRIERA – “Nel corso degli anni ho un po’ cambiato. All’inizio guardavo Mertens, anche se poi è cambiato caratteristicamente da quando Sarri gli ha cambiato posizione, ma anche Lorenzo Insigne. Sono uno che parte da sinistra per rientrare, quindi ho grandissima stima per questa tipologia di giocatori.
Oggi non mi paragono a nessuno. Posso dire chi mi piace, ma non li paragono perché fanno cose che non sono replicabili – già solo atleticamente. L’atleta che mi emoziona di più è Messi, completamente un altro giocatore rispetto a me però”.

VALORE DELLA SOCIETÀ – “Il Carotenuto è una società storica che da due/tre anni cerca di vincere, ma il Covid ha fermato un po’ tutto. Il presidente De Lucia è un uomo che ha sempre mantenuto gli impegni, che ha veramente mostrato la sua voglia di calcio nonostante la pandemia. Vincere non è mai facile, ma siamo una squadra attrezzata per farlo e cercheremo di ottenere questa vittoria finale per lui, per noi e per la piazza”.

RITORNO DEI TIFOSI – “Si è notata la differenza. Giocare a porte chiuse è sempre strano, sembrava essere ad un allenamento. La presenza dei tifosi, anche quelli della squadra avversaria, ti motiva, anche se qualche parola te la tirano”.

DEDICA SPECIALE – “Dedico questo traguardo alla mia famiglia: ai miei figli Salvatore e Chiara e alla mia splendida moglie. Mi sono stati vicini, specialmente in questo periodo di Covid dove ci sono state difficoltà in quanto sono da sempre un uomo che vive di calcio. Quindi non posso che dedicare questa partenza ed il proseguo a loro”.

 

Foto credits: U.S.G. Carotenuto